Romano

Gafforelli suona la carica: "Voglio che i romanesi ritornino a essere orgogliosi della loro città"

L’intervista al candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni comunali di Romano

Gafforelli suona la carica: "Voglio che i romanesi ritornino a essere orgogliosi della loro città"
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L’intervista al candidato sindaco della coalizione di centrodestra alle prossime elezioni comunali di Romano.

Il candidato

"A differenza di altri io ammiro chiunque si metta in gioco per il bene comune". Poche parole quelle di Gianfranco Gafforelli che ha tagliato corto sulle polemiche innescate dalla neonata coalizione civica di Mario Suardi. Il candidato del centrodestra invece si è concentrato sui temi della città, raccontandosi in un ‘intervista dopo un mese dall’ufficialità della sua candidatura a sindaco della coalizione formata da: Fratelli d’Italia, Lega. Forza Italia e la lista civica di Luciano Dehò.

È passato un mese all’incirca da quando è stato nominato ufficialmente candidato sindaco del centrodestra, com’è stato il primo impatto con la città e i suoi abitanti?

"Il mio primo impatto con la città e i suoi abitanti ritengo sia stato positivo. Nell’incontrare le persone ho notato nei loro sguardi la voglia di conoscermi oltre a dimostrarmi cordialità e sostegno e di questo li ringrazio".

Facendo un passo indietro, la sua candidatura è arrivata tra le turbolenze di una coalizione spaccata sulla sua figura, com’è ora la situazione? Che aria tira nel centrodestra di Romano?

"È vero che all'inizio c'erano delle divergenze all'interno della coalizione, ma come sappiamo, le differenze sono comuni in qualsiasi gruppo. Quello che conta davvero è la capacità di affrontare e risolvere tali situazioni in modo costruttivo. Sono soddisfatto che siamo riusciti a fare proprio questo, e ora c'è un forte senso di unità e determinazione all'interno del centrodestra di Romano. Siamo concentrati sull'affrontare le sfide e lavorare insieme per portare avanti le nostre idee e progetti per il futuro della città".

Crede che oltre alle quattro liste che la sosterranno, possa nascere qualche progetto dell’ultima ora afferente al centrodestra, magari proprio di chi è rimasto fuori dalla coalizione a seguito del suo arrivo?

"Al momento sono concentrato, insieme ai partiti che mi sostengono, per proporre ai romanesi un programma ambizioso e concreto. Per quanto riguarda l’eventuale formazione di altre liste, posso solo dire che a differenza di altri, ho rispetto di tutti quelli che si mettono in gioco per il bene comune".

In tema di elezioni. I suoi avversari Paola Suardi e Mario Suardi, hanno un passato amministrativo della Città. La candidata del centrosinistra in particolare fa parte dell’Amministrazione uscente. Crede che questo potrà essere un fattore determinante alla fine del risultato?

"È vero che Mario Suardi ha ricoperto un ruolo amministrativo 10 anni fa, ma in questi anni il mondo è cambiato e anche il modo di amministrare, soprattutto sotto l’aspetto burocratico e amministrativo. Credo che su questo Mario possa incontrare delle difficoltà. Per quanto riguarda Paola Suardi, sono a conoscenza che è Consigliere comunale dell’attuale maggioranza e non conoscendo il ruolo che ha svolto come consigliere, non posso dire se questo può essere un fattore determinante alla fine del risultato. Saranno i cittadini a giudicare".

Guardando alla città in queste ultime settimane sono sorti cantieri, soprattutto nel quartiere dei Cappuccini, che stravolgeranno radicalmente due arterie stradali principali: Via Duca d’Aosta e Via Dante Alighieri, come vede queste opere? È d’accordo su una trasformazione che sviluppi sempre di più la mobilità dolce in città, o avrebbe fatto scelte diverse?

"Considerando lo stato di degrado avanzato della via Duca d’Aosta e soprattutto di via Dante Alighieri, è evidente che una riqualificazione fosse assolutamente necessaria, quindi era difficile fare scelte diverse. Come amministratore, sono favorevole alla promozione della mobilità sostenibile, ma ritengo fondamentale trovare un equilibrio tra chi ha la possibilità di muoversi con la bicicletta, con coloro che, per esigenze di lavoro o di carattere familiare, necessitano dell’utilizzo dell’automobile. Inoltre, ritengo sia opportuno per una città come Romano avere un piano della mobilità sostenibile complessivo che abbracci tutta la città".

Leggi l'intervista integrale su Romanoweek in edicola da venerdì.

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