"Gronda", l’opposizione contesta la spesa per la futura tangenziale
La nuova opera, punto chiave del programma elettorale dell'Amministrazione comunale di Rivolta continua a far discutere.
La nuova opera, punto chiave del programma elettorale dell'Amministrazione comunale di Rivolta continua a far discutere.
Scontro
Ha riservato alcune sorprese e diverse contestazioni il Consiglio comunale di fine anno, i cui strascichi continuano a tenere banco in paese anche in questo inizio del 2024. A far discutere è stata soprattutto la spesa per la costruzione della "gronda", la nota tangenziale che rappresenta un punto chiave del programma elettorale dell’Amministrazione del sindaco Sgroi.
Consiglio acceso
Una seduta intensa, dove erano stati illustrati il Documento unico di programmazione (Dup) e il nuovo Bilancio di previsione 2024-2026, approvati con il voto contrario del gruppo di minoranza "RivoltiAmo". Questi i punti cardine: conferma dei servizi attuali, mantenimento delle aliquote, aumento degli stanziamenti previsti per la spesa sociale - che ha visto una notevole crescita in richieste di intervento - investimenti per otto milioni di euro per i progetti triennali delle opere pubbliche e, infine, il proseguimento della realizzazione del Piano urbano del traffico, soprattutto in alcuni punti strategici in tema di sicurezza e viabilità.
La contestazione
E la contestazione più vivace senza dubbio ha riguardato la spesa per la "gronda": quattro milioni di euro. L’opposizione guidata da Elisabetta Nava infatti ha presentato un emendamento al bilancio con un obiettivo preciso: convertire la spesa prevista per la gronda nella riqualificazione di viale Piave e ribadire a gran voce, ancora una volta, il no secco al progetto sostenuto dalla maggioranza. Emendamento che è stato ammesso alla discussione ma bocciato con l’intervento del consigliere di maggioranza Claudio Londoni:
"Abbiamo analizzato e valutato attentamente l’emendamento - ha dichiarato - ma il progetto della “gronda” per noi è imprescindibile".