Nuova materna: dopo i ritardi in cantiere il Comune fa causa all'azienda
Il primo cittadino Giovanni Sgroi ha annunciato di aver avviato un contenzioso legale contro l'impresa edile abruzzese appaltatrice
Nuovo asilo di Rivolta d'Adda, il Comune fa causa all'azienda costruttrice e chiede i danni per i ritardi registrati durante il cantiere. Si scrive dunque un altro amaro capitolo nella complessa vicenda della scuola, che in paese tiene banco ormai da anni.
L'annuncio del sindaco di Rivolta
Durante l’ultimo Consiglio comunale, il primo cittadino Giovanni Sgroi ha annunciato di aver avviato un contenzioso legale a discapito dell’impresa edile abruzzese appaltatrice dei lavori per la realizzazione del nuovo edificio scolastico destinato agli alunni dai tre ai cinque anni, in viale Piave.
Circa 280 giorni di ritardo
All’origine della decisione ci sarebbe lo scarso rendimento della ditta e della sua squadra di operai, rea di aver accumulato, come noto da tempo, ben 280 giorni di ritardo nel prosieguo dei lavori e di essersi macchiata di diverse e ingiustificate inadempienze.
Un comportamento che ha obbligato il Comune a interrompere l’incarico e a cercare una nuova impresa edile a cui affidarlo attraverso un’altra gara d’appalto, che verrà effettuata al termine della stagione estiva in modo da riaprire il cantiere nel 2024.
"L’interruzione del rapporto con la ditta, che non ha impugnato il provvedimento, è diventata definitiva - ha riferito il primo cittadino a maggioranza e opposizione durante la seduta consiliare - Il nostro Ufficio tecnico ha stilato l’elenco dei danni che il Comune ha subito a causa del mancato rispetto, da parte dell’impresa stessa, delle tempistiche dei lavori. Da qui la scelta di aprire il contenzioso legale, dal momento che si tratta di danni importanti e non di roba di poco conto".
Sulla cifra attorno alla quale ammonterebbero tali danni, Sgroi non ha voluto sbilanciarsi. Il totale stanziato con l’ultima variazione di bilancio a sostegno delle spese legali per la controversia, ammonta però, soltanto quella, a diecimila euro.