Urgnano

"C'è chi arriva a Dio anche attraverso la montagna: nessun rimprovero"

Durante le esequie di Walter Scarpellini il parroco ha ricordato la sua passione per l'alpinismo: la sua strada per esprimere la sua energia vitale.

"C'è chi arriva a Dio anche attraverso la montagna: nessun rimprovero"
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Una folla oceanica ha preso parte alle esequie di Walter Scarpellini questa mattina, venerdì 30 giugno, a Urgnano. Nell'omelia il parroco Stefano Bonazzi ha ricordato l'immenso amore del 42enne per la montagna, dove ha perso la vita domenica 25, durante la scalata del Grand Combin in Svizzera.

"Nessun rimprovero, anche per un'eventuale imprudenza"

Erano in tanti fuori dalla chiesa ad aspettare il feretro di Scarpellini, seguito da un lungo corteo con in testa la moglie Raffaella Bonalumi, la figlia Greta di 13 anni, la mamma Irene e i fratelli Rossano, Elena e Massimo. La Parrocchiale ha faticato a contenere tutti coloro che non sono voluti mancare per rendere omaggio all'ingegnere edile con la passione dell'alpinismo. Tanti anche gli amici e i coetanei di Greta.

"Ciascuno di noi accettando di vivere con libertà cerca una via di realizzazione - ha affermato il parroco - e le strade per arrivarci, per arrivare a Dio, sono molteplici - c'è chi ci arriva studiando, con la cultura, chi facendo famiglia, chi con il lavoro, chi attraverso le persone, l'arte o la sofferenza, la creazione, chi anche attraverso la montagna. Non ho conosciuto Walter, mi ha parlato un po' di lui la moglie, ma mi è stata consegnata la testimonianza di un grande alpinista del Kazakistan, Anatolij Bukreev, che vorrei condividere con voi".

Il sacerdote ne ha dato lettura, facendo emergere il sentimento che spinge gli alpinisti a scalare vette sempre più alte: per Bukreev le montagne sono viste non come stadi dove soddisfare l'ambizione di arrivare ma come cattedrali grandiose e pure, arrivando a definirle templi della mia religione, sul loro altare mi sforzo di perfezionarmi fisicamente e spiritualmente, tento di comprendere la mia vita.

"Allora ciascuno davvero cerchi la sua strada, la percorra con fedeltà, costanza, intensità e anche con sacrificio, lasciandosi però anche aiutare e accompagnare - ha continuato il sacerdote - Bello il desiderio di cercare nuovi percorsi per arrivare lassù: non per essere un super uomo o mettersi in mostra ma per esprimere la propria energia vitale, l'energia interiore, la creatività che in altro modo non si riesce a fare. E allora davvero nessun rimprovero, nemmeno per un'eventuale imprudenza: quante imprudenze lui e noi abbiamo commesso... Bisogna solo cercare  di capire, di comprendere come alcune passioni della vita, non tutte, quelle vere e salutari, superino le paure, le critiche e siano un po' come l'adrenalina che spinge ad andare avanti. Non è da tutti e i limiti ci sono per tutti: ci sono stati anche per Walter. Se noi credenti cercassimo e ci lasciassimo trovare da Dio così sarebbe fatta...".

Un arazzo come metafora di vita

"Ti affidiamo Walter innamorato della montagna come della vita Signore, la cui esistenza dal venerdì alla domenica si accendeva lassù in cima, più vicino a Te - ha concluso il parroco - ma ti affidiamo anche Raffaella e Greta. Voi siate orgogliose e continuate a cercare e a far risplendere il dono della vita, che va sempre condiviso e speso con gli altri, dando sempre il meglio di sé".

Poi ha preso un arazzo e lo ha mostrato ai fedeli.

"A volte non ci si capisce nulla della vita perché è piena di inghippi e trappole - ha detto rivolgendosi a Greta - la vediamo sempre dal lato bello, quello dei colori, dove qualcosa si intuisce... Ma è un gran casino, la realtà è quella del retro. Allora chiediamo la capacità di andare un poco oltre e non fermarsi, cercando intuire che anche dietro le difficoltà c'è una vita, un messaggio".

Un addio straziante

Al termine della cerimonia funebre i presenti si sono stretti intorno al feretro e, dopo la benedizione impartita alla bara sul carro, il sacerdote ha invitato anche la moglie e la figlia di Scarpellini ad aspergerla con l'acqua santa. Un momento commovente. Poi l'addio, con la salma di Scarpellini che ha preso la via del tempio crematorio, prima della sepoltura nella cappella di famiglia a Zanica.

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Urgnano Funerali dell'alpinista Walter Scarpellini morto sul Grand Combin in Svizzera a 42 anni

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