Treviglio-Bergamo, Vitali contro l'autostrada: "Sventrerà la parte più nobile del nostro territorio"
E’ netta e dura la posizione del sindaco di Ciserano Caterina Vitali anche lei presente, sabato scorso, 10 giugno, alla manifestazione tra Osio Sotto e Levate
"Non siamo mai stati per il “no” alle infrastrutture sempre e comunque, ma questo progetto è uno sventramento della parte più nobile del nostro territorio e non porterà alcun beneficio".
E’ netta e dura la posizione del sindaco di Ciserano Caterina Vitali anche lei presente, sabato scorso, 10 giugno, tra i manifestanti contro la realizzazione dell’autostrada Treviglio-Bergamo.
Ciserano è contro l'autostrada
L’Amministrazione comunale di centrosinistra che guida dal 2019, d’altra parte, non ha mai nascosto le perplessità sull’infrastruttura che sul territorio ciseranese avrebbe un impatto non irrilevante.
"Stiamo parlando di un progetto ormai vecchio e superato - ha spiegato Vitali - Mi chiedo a chi possa realmente servire? Non consente di raggiungere Bergamo, gli autotrasportatori si sono già espressi in modo negativo, non sembra, quindi, essere un tracciato davvero fruibile dai cittadini".
"Nessuna compensazione potrà ripagarci"
L’annoso problema - che esiste ed è innegabile - del traffico sull’asse che collega il capoluogo orobico alla "capitale della Bassa", secondo le voci del dissenso, non verrebbe certamente risolto da una strada, a pagamento, che non mette in diretta comunicazione le due città.
"Quest’opera non risolverà il problema del traffico, ma sarà solo un enorme scempio con un impatto che graverà sulla parte più nobile, quella agricola, del nostro territorio e che nessuna compensazione potrà mai ripagare".
Senza contare l’aspetto economico, con 146 milioni di euro di soldi pubblici messi a disposizione da Regione Lombardia.
"Con una cifra del genere si potrebbe realizzare un tracciato davvero fruibile dai cittadini, gratuito e non sottoposto a pedaggi altissimi - ha proseguito - In dieci anni sono cambiate troppe cose, non esiste più il collegamento con la Pedemontana e la sua utilità, così com’era stata pensata, viene meno".
"Mai stati ascoltati"
E non manca una critica al modo in cui sono stati tenuti i rapporti con il territorio in tutti questi anni di dibattito.
"I territori non sono mai stati ascoltati - ha accusato - Non c’è mai stato modo di dialogare davvero. Come sindaci abbiamo, però, il dovere di tutelare il nostro territorio e di provare, con ogni mezzo, a governare i grandi cambiamenti piuttosto di subirli passivamente".