Protesta

In centinaia per dire no all'autostrada

Una manifestazione contro la Treviglio-Dalmine proprio sui territori che la nuova arteria «vorrebbe devastare».

In centinaia per dire no all'autostrada
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Una manifestazione contro la Treviglio-Dalmine proprio sui territori che «l’autostrada vorrebbe devastare». A organizzare l’ennesima contestazione che questa mattina, sabato 10 giugno, coinvolge diverse centinaia di persone sono i sindaci di Osio Sotto e Levate, con l’appoggio del Comitato No Autostrada e altre associazioni del territorio.

No all'autostrada

La manifestazione è cominciata attorno alle 9.30 alla Piana del Saore, proprio sul confine tra i due Comuni promotori, ma hanno partecipato anche diversi trevigliesi, che hanno raggiunto Osio e Levate in treno.

Nell’appello firmato dai sindaci di Osio Sotto e Levate per invitare la popolazione a unirsi alla battaglia contro l’autostrada, vengono ribadite le motivazioni per cui la sua realizzazione sarebbe solo un danno per il territorio.

"Riteniamo che un progetto vecchio di 11 anni che prevede costi pari a 560 milioni di euro per 15 chilometri di autostrada a pedaggio non risolva i problemi della viabilità tra Bergamo e Treviglio - spiegano gli amministratori dei due Comuni - Chiediamo che i 146 milioni di euro pubblici che Regione Lombardia ha messo a disposizione dell’operatore privato che realizzerà quest’opera vengano destinati alla riqualificazione della viabilità esistente (ex ss 525 e ss 42). Da pochi mesi, inoltre, è entrata in funzione la tangenziale esterna di Verdello nel suo tratto nord e verrà completata nel tratto a sud entro la fine dell’anno togliendo l’ultimo nodo dello scorrimento veicolare nord sud; inoltre è stata finanziata e partirà a breve la tangenziale esterna di Boltiere".

I due sindaci hanno poi espresso preoccupazione perché i loro Comuni sono quelli che pagheranno un peso maggiore in termini di consumo di suolo:

"La piana verde tra Osio Sotto (quartiere Saore) e Levate verrà devastata dalla realizzazione della nuova autostrada", hanno scritto nell’appello.

Favorevole alla manifestazione anche la prima cittadina di Ciserano Caterina Vitali.

Il Pd di Treviglio

Anche il Partito democratico, in questi giorni, come del resto da diversi anni a questa parte, ha ribadito la sua contrarietà all'opera pubblica. Alla manifestazione è presente il segretario Davide Beretta, insieme al Comitato Tutela Ambiente rappresentato da Giovanna Galli.

"Si tratta di un'opera che costa oltre 560 milioni di euro e comporta un elevato consumo di suolo, senza portare alcun beneficio ai territori dal momento che è stata concepita per collegare la BreBeMi ad una Pedemontana che non arriverà mai" ha dichiarato in questi giorni il consigliere regionale dem Davide Casati.

"Avremmo preferito - prosegue Casati - che Regione Lombardia, di fronte alla cancellazione del tratto bergamasco della Pedemontana, si attivasse convocando un tavolo di confronto con i sindaci e i territori, così da studiare progetti alternativi per un collegamento tra il centro e la bassa, invece che tirare dritto e destinare all'opera 146 milioni di fondi pubblici".

"Il nostro territorio risulta già fortemente deturpato da logiche costruttive fuori misura - dichiara il segretario provinciale dei GD Lorenzo Lazzaris - Viviamo in una delle zone più inquinate d'Europa e un'altra, ennesima, colata di cemento sul verde significherebbe ulteriore consumo di suolo, ma soprattutto inquinamento aggiuntivo proveniente dai mezzi pesanti e non solo, con le conseguenze aggiuntive sulla salute di tutti noi. E al netto di tutto questo, siamo qui a discutere, ancora, di un progetto già vecchio, costoso e che non servirà a nessuno, se non a distruggere quel poco che ci resta da proteggere".

Treviglio-Bergamo: a che punto siamo?

Facciamo però prima un passo indietro: a che punto è l’iter per l’autostrada che collegherà Treviglio alla circonvallazione sud di Bergamo (Dalmine) in, si dice, dieci minuti? Di fatto è appena cominciato: nei giorni scorsi «Concessioni autostrade lombarde» ha aggiudicato il bando per l'autostrada all'associazione temporanea d'imprese costituita da Autostrade Bergamasche e dal gruppo «Vitali», storico costruttore bergamasco. Era l’unica offerta, peraltro, quella dell’Ati, arrivata all’indirizzo di CAL, dopo l’apertura del bando. Regione Lombardia, da parte sua, ha quindi preso atto martedì dell’assegnazione, confermando anche l’allocazione di 146 milioni di euro sul progetto, per calmierare i futuri pedaggi. Insomma: ora c’è un soggetto titolato a progettare e a costruire l’opera. E si può parlare del progetto, eventualmente modificandolo: i prossimi passi saranno la redazione del progetto definitivo, che dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno. Poi l’apertura delle conferenze di servizi per raccogliere osservazioni dal territorio, la redazione dell’esecutivo e poi il via al cantiere, che auspicabilmente secondo Autostrade bergamasche potrebbe concludersi entro il 2027.

L'asse Dalmine-Treviglio dei favorevoli

Intanto, anche sul fronte dei favorevoli all'autostrada ci sono movimenti interessanti: in un convegno a Treviglio, settimana scorsa, il sindaco Juri Imeri e l'assessore regionale, ex sindaca di Dalmine, Claudia Terzi, hanno "suonato la sveglia" ad Autostrade bergamasche, chiedendo un confronto tra società e sindaci per riprogettare l'autostrada in modo che sia il meno impattante possibile. Il primo cittadino di Treviglio ha anche ribadito che "l'unica area di sviluppo" in termini di espansione industriale e produttiva per il futuro di Treviglio sarà la Mezzaluna, a sud della città, a prescindere dall'arrivo della nuova arteria.

Anche un deputato tra i partecipanti

Il deputato Devis Dori di Alleanza Verdi e Sinistra era presente alla manifestazione e ha presentato un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
"Ho partecipato stamattina alla manifestazione fra Levate e Osio Sotto contro lo scellerato progetto dell'Autostrada Treviglio/Bergamo (anzi, Treviglio/Dalmine) - afferma - Nei giorni scorsi ho depositato un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'ambiente e al Ministro dei Trasporti per chiedere di interloquire con Regione Lombardia e Provincia di Bergamo, al fine di abbandonare il progetto di quella autostrada e riversare gli ingenti fondi pubblici regionali verso la riqualificazione della viabilità esistente ed evitare nuovo consumo di suolo. Ritengo che in questi anni la politica non abbia fatto a sufficienza, in particolare la Provincia di Bergamo, che sta tuttora subendo passivamente le decisioni della Regione. Non mi stupisce la Regione Lombardia, che ha un particolare amore per il cemento, ma almeno dalla Provincia mi aspettavo ben altro. I nostri amministratori locali, invece, vanno ascoltati e supportati. Se in questi anni non ci fosse stata il costante amore per la propria terra da parte dei Comitati e delle associazioni, oggi la partita sarebbe già chiusa a causa di una politica sorda alle richieste dei cittadini. La battaglia quindi va continuata con convinzione. Non è accettabile l'arrendismo di una parte della politica che alza con troppa facilità bandiera bianca affermando "ormai non si può più fare nulla": in questo progetto non è ancora tutto deciso, ci sono ancora delle fasi, anche a livello ministeriale, pertanto si può anche scrivere un'altra storia. Anche perché gli investitori stranieri hanno già capito da tempo che si tratta di un progetto fallimentare, che può funzionare a livello finanziario solo se la Regione anticipa una bella quantità di denaro a compensare i mancati introiti di un'autostrada che sarà notevolmente sottoutilizzata. La Regione sborsa 146 milioni di euro pubblici per incentivare l'uso dell'Autostrada. Di fatto la Regione sta mettendo una tassa di 14 euro sulle spalle di ogni cittadino lombardo (neonati compresi), soldi sottratti ad altri servizi, per realizzare un'autostrada a pagamento. In rapporto al numero di abitanti della provincia di Bergamo, la Regione spreca 130 euro per ogni bergamasco in un progetto dannoso. Continuerò a sostenere questa battaglia, sono a disposizione di amministratori, comitati e associazioni, per stare al loro fianco".
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Manifestazione contro l'autostrada Treviglio-Bergamo a Levate e Osio Sotto

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Manifestazione contro l'autostrada Treviglio-Bergamo a Levate e Osio Sotto

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Manifestazione contro l'autostrada Treviglio-Bergamo a Levate e Osio Sotto

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Manifestazione contro l'autostrada Treviglio-Bergamo a Levate e Osio Sotto

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