La denuncia dei Negozi: "A Treviglio c'è un cartello di pochi proprietari di immobili, che tiene alti gli affitti"
"È risaputo che ci sono delle famiglie trevigliesi proprietarie di grandi metrature, che fanno cartello e che evidentemente possono permettersi di tenere i locali sfitti"
Una città che cresce, e parecchio, anche dal punto di vista economico. Ma in cui gli affitti, specialmente per negozi e attività commerciali in centro, sono un po' troppo alti rispetto alle dinamiche medie del mercato, per "colpa" di una sorta di tacito cartello di pochi proprietari immobiliari. Questa la fotografia di Treviglio scattata nei giorni scorsi da Gabriele Anghinoni e Matteo Testa, in rappresentanza dell’Associazione Commercianti del Distretto del Commercio.
I dati dell'Osservatorio economico di Treviglio e il caro-affitti
Entrambi sono intervenuti a margine della presentazione dei dati sull’Osservatorio economico di Treviglio 2022 e hanno commentato positivamente i numeri presentati dall'Amministrazione comunale, sottolineando che rispecchiano ciò che vedono ogni giorno con il loro occhio esperto nel settore. Ma c'è un problema, appunto: un tema ben noto, ma sui cui c’è sempre stato un velo di «omertà»: il caro-affitti dei locali commerciali. In particolare di quei proprietari che possiedono diversi edifici soprattutto nel centro storico.
"Alcune zone (di Treviglio, ndr) sono parti deboli - ha fatto notare Anghinoni - perché ci sono proprietari che non abbassano di un centesimo il canone di affitto. E quindi non incentivano il commerciante ad andarci. Son zone nelle quali si potrebbero aprire attività artigianali, ma se questi proprietari fanno cartello e gli affitti non si abbassano... è un po’ difficile. Oltretutto, non solo chiedono affitti esagerati, ma danno anche regole a chi ci entra, ad esempio con orari limitati. Quindi chi vuole, ad esempio, aprire un attività di somministrazione, che come abbiamo visto dai dati hanno un trend in salita, non ci entrerà mai".
Un cartello che "non fa gioco a Treviglio"
"Non solo alcune attività vengono precluse da questi proprietari - ha aggiunto Matteo Testa - ma spesso i locali non sono a norma dal punto di vista dell’impiantistica e obbligano gli affittuari a dover investire, senza poi concedere nemmeno uno sconto. Come diceva Gabriele, è risaputo che ci sono delle famiglie trevigliesi proprietarie di grandi metrature, che fanno cartello e che evidentemente possono permettersi di tenere (i locali,ndr) sfitti. Questo non fa ovviamente gioco a Treviglio".
I dati lo confermano
Le affermazioni di Anghinoni e Testa sono confermate anche dall'Osservatorio immobiliare dell'Agenzia delle entrate. Secondo i dati, a Treviglio il costo medio degli affitti per i negozi in città è più del doppio di quello che pagano i colleghi commercianti di Romano e di Caravaggio, per fare un paragone con gli altri centri principali della zona. I canoni applicati a Treviglio sono praticamente identici a quelli di buona parte di Città Bassa a Bergamo. Gli affitti di Treviglio centro sono di fatto allineati, se non in alcuni casi superiori, a quelli dei quartieri di Bergamo bassa, in zone quali via Maj e via Bono (10-17 euro), al Triangolo (9-15 euro), nel quartiere Stadio e Conca fiorita (7-13 euro), o in Malpensata (6-10 euro).
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