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Santuario stracolmo per l'ultimo saluto. All'uscita dalla chiesa il picchetto d'onore degli Alpini.
"Abbiamo chiacchierato più di un'ora, lunedì - ha detto il primo cittadino, che proprio il giorno prima della scomparsa era passato a visitarlo - Aneddoti, racconti, ricordi. E un continuo pensiero al lavoro, ai colleghi, alle associazioni. Abbiamo rivissuto anche i difficili mesi del Covid, mesi nei quali, senza Marino, la grande macchina dei volontari che si era messa in moto non sarebbe stata così efficace. Sempre in prima linea, sempre pronto a rispondere 'presente', sempre disponibile. Aveva grande rispetto dei ruoli, lui che era rappresentante sindacale e dipendente del Comune di Treviglio, e anche per questo per me è sempre stato un riferimento sincero con cui ho potuto confrontarmi nel corso del mandato amministrativo. Abbiamo condiviso progetti e riorganizzazioni della macchina amministrativa, abbiamo gestito con buonsenso alcune difficoltà e gioito di tante belle soddisfazioni. Nelle emergenze era una delle primissime persone che chiamavo. Su di lui potevo contare, sempre. Nelle grandi e nelle piccole cose, quelle che fanno la differenza. Come me, decine e decine di persone possono dire che Marino 'era sempre disponibile'. E con lui la sua bella famiglia. Per me era un amico, quasi un fratello maggiore, e se ripenso al tempo trascorso assieme non posso che essere grato per averlo incontrato nel mio cammino. Adesso che è andato avanti, come amano dire gli Alpini, ci mancherà molto. Ciao Marino: grazie per tutto".