Il riconoscimento da parte dei parenti di Maria Pisoni è avvenuto grazie ad alcuni effetti personali che sono stati ritrovati assieme ai resti umani. Una scoperta accidentale, fatta da un cercatore di funghi che il giorno prima, percorrendo quei sentieri, si era perso ed era stato ritrovato e salvato 24 ore dopo dai soccorritori. E' a loro che l'uomo ha raccontato della sua scoperta: uno scheletro in avanzato stato di decomposizione. Il luogo, particolarmente impervio e poco frequentato, è stato quindi raggiunto dagli uomini del soccorso alpino e successivamente dai carabinieri della stazione di Sedrina e del nucleo operativo di Zogno, che dai primi rilievi avevano escluso una morte violenta.
Decesso che, sin da subito, si era capito che era avvenuto molto tempo prima. C’erano anche dei frammenti di vestiario e una borsetta, compatibili con quelli che indossava la 70enne, sparita nel nulla l’1 aprile 2018, giorno di Pasqua, dopo che si era allontanata per la sua passeggiata quotidiana passeggiata.
Ex bidella di Treviglio, era in vacanza ad Oltre il Colle
Ex bidella delle scuole di Treviglio "Battisti" e "De Amicis", Maria Pisoni viveva in città, ma trascorreva molto tempo anche nella casa di famiglia a Oltre il Colle. In pensione da pochi mesi al momento della sua scomparsa, era molto conosciuta in città, ma non solo: era anche volontaria del canile di Calvenzano. Le ricerche erano subito iniziate battendo tutta la zona, anche con l'aiuto dei cani molecolari che avevano fiutato le sue tracce fino alla cappelletta del Buon Consiglio e alla Madonna delle Vipere, spesso meta delle sue passeggiate e dove la donna aveva dichiarato che si sarebbe recata al momento di uscire di casa. Ma dopo una settimana di ricerca della donna non c'era traccia.
E’ plausibile, visto il luogo del ritrovamento dei resti, che abbia deciso di cambiare meta all’ultimo momento, oppure che si sia smarrita nei tanti boschi presenti in zona e che poi sia accidentalmente scivolata in un dirupo. Una caduta che non le ha lasciato scampo, ma che per quattro anni ha tenuto accesa una flebile fiammella di speranza nei cuori dei suoi famigliari, il marito Pietro, i figli Riccardo e Marzia e gli adorati nipoti.