Economia

Treviglio cresce, più imprese e servizi nel 2021, Imeri: "Città sempre più attrattiva"

Mai così tante imprese attive come nel 2021: lo confermano i dati dell'Osservatorio economico del Suap.

Treviglio cresce, più imprese e servizi nel 2021, Imeri: "Città sempre più attrattiva"
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Treviglio cresce: dopo la dura batosta della pandemia la città si rialza e segna un trend positivo per imprese, artigianato e commercio. Una crescita che emerge dai dati dell'Osservatorio economico 2021, stilato dal Suap (Sportello Unico per le Attività Produttive) del Comune di Treviglio e presentato dal sindaco Juri Imeri e dal responsabile del Suap Luigi Fenaroli.

Treviglio "operosa e attrattiva"

Treviglio, che nel documento illustrato è stata definita "operosa e attrattiva dal punto di vista degli investimenti", cresce nonostante un 2021 segnato ancora dalle conseguenze e dalle restrizioni dell’emergenza pandemica, seppur fortunatamente in modo meno pesante e drammatico rispetto al 2020. Una "premessa doverosa" - dicono - per leggere i dati dell'Osservatorio economico tenendo presenti le ripercussioni dell'emergenza sanitaria sul tessuto economico della città.

"Nei mesi più duri della pandemia abbiamo lavorato costantemente, assieme ai commercianti e al Distretto, per dare le risposte più adatte alle imprese cittadine - ha spiegato il primo cittadino - E non possiamo dimenticare quanto hanno fatto commercianti e imprenditori in genere per il territorio. Anche per questo sono contento che i dati dell’osservatorio economico evidenzino per l’anno 2021 una ripresa economica significativa: la consistenza delle imprese attive a Treviglio, infatti, passa dalle 2678 del quarto trimestre 2020 alle 2732 del quarto trimestre 2021, un numero record per la città. L’aumento costante del numero di residenti e di imprese è un dato positivo e conferma in modo oggettivo l’attrattività di Treviglio di questi anni".

Il confronto con l’ultimo decennio delinea una crescita stabile e robusta. E i primi mesi del 2022 confermano questo trend, come sottolinea Fenaroli.

"Abbiamo registrato istanze di nuove aperture e l’ufficio viene contattato per diverse pratiche e informazioni; è un fermento positivo come confermano i numeri. È doveroso sottolineare anche che stiamo valutando, su input del sindaco, un’analisi ancora più dettagliata del contesto commerciale e artigianale cittadino, con l’obiettivo di indirizzare sempre meglio le azioni amministrative".

Nel 2021 ben 2732 imprese attive: mai così tante

Come anticipato, a fine 2021 le imprese attive erano 2732.  Rispetto al 2020: l’agricoltura segna una risalita (+5); è stabile il manifatturiero; si registrano i boom delle costruzioni e del commercio all’ingrosso e al dettaglio (rispettivamente +15 e +11 rispetto al 2020). In continua crescita i servizi di informazione e comunicazione (74 nel 2010; 83 nel 2021). I settori che sono cresciuti lo scorso anno sono: ristorazione, servizi d’informatica, servizi finanziari, attività immobiliari, attività di direzione aziendale, ricerca e sviluppo, attività scientifiche e tecniche, servizi per edifici e paesaggio, attività di supporto per le funzioni d'ufficio, sanità e assistenza sociale, servizi per la persona. Crescono anche le società di capitali passando da 780 del 2010 a 979 del 2021.

I dati dell’osservatorio, forniti dal Servizio Studi della Camera di Commercio di Bergamo, evidenziano un trend positivo (e in controtendenza rispetto a quello provinciale) per quanto riguarda le attività artigianali (+12 nel 2021, tra 65 nuove iscrizioni e 53 cessazioni) e una crescita del settore del commercio, con un incremento di 14 unità rispetto al 2020.

L'edilizia traina l'artigianato

Le imprese di artigianato attive in città passano dalle 724 del 2020 alle 730 nel 2021. A farla da padrone c’è il settore delle costruzioni (305) seguito da attività manifatturiere (161), altre attività e servizi (117), trasporto e magazzinaggio (33), commercio al dettaglio e all’ingrosso (31), noleggio, agenzie di viaggio e supporti alle imprese (29), servizi di alloggio e ristorazione (20).

Commercio: stralciata l'ipotesi di un nuovo centro commerciale

Gli esercizi di vicinato attivi nel 2021 erano 466. Nel documento l'Amministrazione ha sottolineato come sia cresciuto il numero di vetrine su strada grazie ad attività di servizi e artigianali che scelgono di insediarsi in città. Lo scorso anno erano 38 gli esercizi di media struttura con superficie di vendita superiore a 250 metri quadrati, mentre è presente - sottolineano dal Comune - per precisa scelta politica dell’amministrazione comunale, una sola grande struttura.

"E con la delibera che abbiamo adottato all’unanimità in Consiglio comunale, è scomparsa anche l’ipotesi di un centro commerciale nell’area Bianchi, che sarà invece sede del rinnovato stabilimento della gloriosa fabbrica di biciclette" evidenzia il sindaco.

Bene la rete alimentare, cala l'abbigliamento

A livello commerciale la rete alimentare la fa da padrone (20%); nel 1979 era il doppio e nel 1990 era il 24,52%. Dai dati emerge una flessione nel settore abbigliamento (da 117 negozi del 2010 a 82 del 2021). Più che raddoppiati generi vari: 117 nel 1979; 213 nel 2000; 259 nel 2021.
Riguardo alle superfici di vendita cambia la tipologia, ma non la quantità: da 58.289mq nel 2010 a 60.911mq nel 2021. Emerge però la diminuzione del rapporto mq/residente: 2,04 nel 2000, 2,01 nel 2010 e 1,99 nel 2021. La media dei metri quadrati degli esercizi commerciali passa dai 117 del 2010 ai 124 nel 2020 e 121 nel 2021: un dato sostanzialmente stabile. I dati parlano di una crescita significativa nelle zone nord-est, sud-est e ovest della città.

Il centro storico resta il cuore pulsante

Cuore del commercio trevigliese resta il centro storico che, nonostante le difficoltà, tiene. Restano stabili le vie Roma, Verga, Matteotti, Sangalli e via San Martino. Via Galliari perde esercizi commerciali, ma guadagna in termini di servizi. Crescono le piazze Manara e Garibaldi anche per l’effetto positivo dell’investimento comunale nel palazzo ex Upim. Stabili gli esercizi nelle altre vie lungo le circonvallazioni. I dati parlano di un vero e proprio boom del settore della somministrazione: 125 nel 2005, 140 nel 2010 e 164 nel 2021. Segno positivo per gli acquisti online, estetisti e acconciatori. Stabili i carburanti: 10 dal 2011.

Il mercato del sabato: fiore all’occhiello della città

Gli anni di pandemia hanno messo a dura prova anche il settore dei mercati rionali ma a Treviglio lo storico mercato del sabato (nato nel 1279) tiene duro: dei 192 posteggi disponibili solo 3 sono liberi.

"Ciò significa – sottolinea il sindaco – che la nostra città resta una piazza appetibile. È anche per questo motivo che abbiamo voluto valorizzare l’antistante piazza Cameroni che entro fine anno sarà a disposizione della cittadinanza. Il nostro mercato è una grande opportunità per tutta la città e viceversa; anche perché si integra con il centro storico: valorizzare quell’area, dopo aver riqualificato il palazzo che ospita alloggi comunali, conferma l’intenzione di allargare il centro della città e farne vivere ogni zona".

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