Ucraina, la solidarietà caravaggina non si ferma
Un'altra decina di tonnellate di vestiti, farmaci e prodotti per l'igiene intima sono stati consegnati a Sighetu Marmatiei, al confine tra Ucraina e Romania, all'oratorio di padre Eugen.
La carovana della solidarietà non si ferma, un altro Tir di aiuti umanitari raccolti dai caravaggini è partito mercoledì per il confine ucraino. La guerra nel Paese considerato il granaio d’Europa continua, purtroppo, sempre più feroce. E con lei la devastazione delle città, le stragi e le privazioni per coloro che sono scampati alla morte.
Il secondo convoglio da Caravaggio per l'Ucraina
A metà marzo era partito il primo convoglio, diretto al convento dei padri cappuccini di Sighetu Marmației, in Romania, a soli 500 metri dal ponte sul fiume Tibisco oltre al quale è terra ucraina. Una spedizione a cui il Giornale di Treviglio aveva partecipato girando un videoreportage pubblicato sul sito PrimaTreviglio.it . Dieci tonnellate di generi alimentari, indumenti, coperte, scarpe e farmaci scaricati in un deposito e presi in consegna da padre Eugen Giurgica, che ospita e sfama quanti non sanno dove andare dopo la fuga.
Una decina di tonnellate di alimenti, prodotti per l'igiene intima e farmaci
Mercoledì via al secondo convoglio: il Tir con un’altra decina di tonnellate di alimenti, prodotti per l’igiene intima e farmaci, secondo le indicazioni del frate, è partito dal deposito comunale alle 11 mentre i volontari al seguito hanno messo in moto il motore del loro pulmino poco prima delle 16, all’oratorio, dopo la benedizione del don Andrea Piana e il saluto del sindaco Claudio Bolandrini.
Capo spedizione sempre Gioacchino Danesi con Ada Milanesi e Mauro Galimberti della fondazione «Aiutiamoli a vivere», Sara Trufelli dell’associazione «Pro Caravaggio», Giovanni Ferrari e Alessandro Aiolfi. Un’altra traversata di mezza Europa per sostenere un popolo che da un mese e mezzo vive sotto le bombe russe.