Assicurazioni Rc auto false, maxi operazione a Romano
Nei guai due napoletani collegati a un sito che vende, a prezzi stracciati, contratti "temporanei" che in realtà non sono validi. Ecco come verificare se la propria assicurazione è valida.
Da mesi la Polizia locale di Romano di Lombardia assisteva a un impressionante aumento di automobilisti fermati con assicurazioni Rc auto false, o con contrassegni che in realtà non erano collegati ad alcun contratto di assicurazione valido. Un fenomeno repentino ed apparentemente inspiegabile, che ha subito messo in allarme gli uomini del Comando cittadino guidato da Arcangelo Di Nardo, (nella foto in alto) tanto da far nascere un'inchiesta. In questi giorni la rete si è stretta attorno ai due presunti responsabili di buona parte di quella che ha assunto i tratti di una vera e propria maxi truffa di livello nazionale, ai danni di centinaia di automobilisti. Denunciati, per ora, due napoletani.
"Ma io l'assicurazione l'ho pagata eccome!"
Tutto è cominciato con il sequestro di un'automobile di proprietà di un cittadino pakistano di Romano. Il certificato di assicurazione che aveva affisso al parabrezza, riportante riferimenti della Unipol SAI, non risultava collegato ad alcun reale contratto, e gli agenti che l'avevano fermato avevano ovviamente, come previsto dalla legge, messo i sigilli al mezzo. L'automobilista, da parte sua, si è quindi presentato in Comando protestando: "Ma come? I0 l'assicurazione l'ho pagata eccome...". E aveva ragione, dal suo punto di vista: è emerso che come centinaia di altri automobilisti, l'uomo aveva stipulato la polizza tramite uno specifico sito internet - tuttora online - che promette grandi risparmi proponendo contratti di assicurazione temporanei. Meglio: pensava di aver stipulato la polizza. In realtà era caduto, secondo gli inquirenti, in una truffa colossale. Nessuna reale copertura, di alcun tipo: quelle assicurazioni pagate a prezzi apparentemente tanto convenienti e soprattutto svincolati da contratti annuali, ma rinnovabili potenzialmente anche quotidianamente, per cifre di 3 o 4 euro al giorno, erano semplicemente carta straccia.
Due napoletani denunciati per truffa
Da qui, il Comando ha cominciato ad indagare tracciando in particolare i movimenti dell'utenza telefonica collegata al sito e alla carta Postepay sulla quale arrivavano i pagamenti degli utenti. Tantissimi, peraltro: è emerso che sono state effettuate almeno 309 transazioni negli ultimi mesi, con contratti pagati tra i 50 e gli 800 euro. Complessivamente, ammontano a 67mila euro gli incassi presunti. L'articolata indagine della Polizia locale di Romano è quindi riuscita a individuare i due presunti responsabili del raggiro: il titolare della Postepay e quello dell'utenza telefonica collegata al sito, che ha formalmente sede a Bologna. Si tratta di un cittadino italiano classe 1977, di Napoli, e di un pakistano più anziano, classe 1963, anche lui residente a Napoli.
"Occorre fare molta attenzione in questo tipo di acquisti - è il consiglio del comandante Arcangelo Di Nardo - e sapere che esiste un sito attendibile e certificato dal Ministero delle Infrastrutture, che consente di verificare l'effettiva copertura assicurativa della propria automobile, inserendo semplicemente il numero di targa".
Si tratta del Portale dell'automobilista e il controllo è effettuabile da qui.
Leggi di più su RomanoWeek in edicola da venerdì 25 febbraio