Assessore negazionista silurato a Torre Boldone. Nel Giorno della Memoria parla di "nuova dittatura"
Covid, folle post contro "milioni di ciechi ipocondriaci". E il sindaco gli ritira le deleghe
La Giornata della Memoria? A che pro, quando "milioni di ciechi ipocondriaci non vedono i segnali della nuova dittatura". Non è il profilo di un leone da tastiera no-vax, a riportare nella Giornata della memoria, 27 gennaio queste righe. Ma quello dell' assessore all’Edilizia privata e all’Urbanistica di Torre Boldone Gianni Rotini, che dopo questo post su Facebook è stato sollevato dall’incarico dal sindaco Luca Macario.
Ecco il testo del post, che mette sullo stesso piano l'Olocausto e le misure anti-Covid, dando dei "ciechi ipocondriaci" a chi rispetta le regole anti-Covid.
La figuraccia dell'assessore di Torre Boldone
Il primo cittadino del paese dell'hinterland di Bergamo, riporta PrimaBergamo.it, ha subito preso ovvi e immediati provvedimenti. Assumendo le deleghe fino alla nomina di un nuovo assessore, ha subito preso le distanze dalle tesi espresse sui social, definendo le dichiarazioni negazioniste dell’ormai ex assessore "incompatibili con il pensiero e le azioni dell’Amministrazione". E gli ha ritirato le deleghe.
"Indipendentemente dalle idee che ognuno di noi ha – sottolinea Macario in un comunicato stampa - paragonare le scelte attuali del governo alla pagina più tragica della nostra storia e a persone che sono state deportate, umiliate, torturate, annientate psicologicamente e brutalmente assassinate è intollerabile e va condannato con estrema fermezza".
Libertà d'espressione, ma ci sono limiti che non dovrebbero essere superati"
"Ho sempre difeso la libertà di espressione di tutti e manifestare le proprie idee è giusto oltre che costituzionalmente garantito, ma ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati – aggiunge il sindaco - soprattutto in una giornata come quella della memoria e soprattutto dopo che alcuni giorni prima eravamo insieme ad autorevoli esponenti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane al Memoriale della Shoah di Milano per ricordare i tanti che hanno subito tali inaudite barbarie".
"Non ho potuto tollerare le indegne provocazioni dell’assessore Rotini – conclude Luca Macario - che ritengo inaccettabili perché insultano le vittime di tutti i crimini contro l’umanità ed esprimo il più risoluto rifiuto della vergognosa strumentalizzazione di quella che è la più grande tragedia del XX secolo".