In 26 anni 117 terremoti nella Bassa. Ve li ricordate?
Lo stupore è stato parecchio, ma eventi come questo ci ricordano che anche nella Bassa il rischio sismico c’è, anche se il livello di sismicità è considerato molto basso.
Le lancette segnavano le 11.39 e 47 secondi quando, la mattina di sabato della scorsa settimana, è stata avvertita una potente scossa di terremoto di magnitudo 4.4, con epicentro a Bonate Sotto. In pochi, anche nella nostra zona, non se ne sono accorti. Secondo l’Istituto di nazionale di vulcanologia e geofisica (Invg) la scossa è iniziata alle 11.39 e 47 secondi il cui epicentro è stato collocato a Bonate Sotto con una profondità di 26 km. Dopo il sisma dell’anno scorso a Milano, di magnitudo 3.8, sarebbe una delle scosse più forti registrate negli ultimi anni in zona. Non tutti i cittadini hanno avvertito la scossa e, chi l’ha sentita, ha destato preoccupazione inviando diverse segnalazioni agli enti locali.
Tanto stupore, ma...
Lo stupore è stato parecchio, ma eventi come questo ci ricordano che anche nella Bassa il rischio sismico c’è, anche se il livello di sismicità è considerato molto basso. Se tracciamo un cerchio con centro a Treviglio, e un raggio di quaranta chilometri, ad esempio, nei 36 anni dal 1985 ad oggi sono stati ben 117 i terremoti con epicentro soltanto nelle province di Bergamo, Crema, Milano e Brescia. Moltissimi di questi erano troppo deboli per essere percepiti, ma certamente qualcuno i nostri lettori se lo ricorderanno. Le scosse più forti - escludendo l’ultima di sabato, e quelle «enormi» verificatesi fuori territorio (come quello devastante dell’ Emilia nel 2021) - sono state a Cologne il 29 ottobre 1995 (magnitudo di 3.9), Trescore Balneario il 23 marzo 2007 (3.4), Bracca l’11 maggio 2010 (3.5), Misano il 10 settembre 2016 (3.3) e Milano il 17 dicembre dello scorso anno (3.8). E poi Verdellino (9 marzo 1988), Pontirolo Nuovo (17 dicembre 2009), Agnadello (27 ottobre 2015), Rivolta d’Adda (14 febbraio 1994), Cremosano (25 aprile 2019). Anche Treviglio è stato epicentro di un sisma, il 20 ottobre 2015 con una scossa di magnitudo 2.0 quindi praticamente impercettibile senza gli apparecchi specifici usati dai professionisti in materia.
La Bassa orientale è più sismica
Emerge, dai dati, una maggior presenza di sismi nelle zone della provincia di Bergamo più vicine al confine con Brescia. Quell'angolino di Bassa ha infatti un rischio sismico maggiore. Ci sono stati terremoti a Pumenengo (14 gennaio 1985 e 20 ottobre 1989), Palosco (28 gennaio 1986), Cividate al Piano (29 gennaio 1988), Antegnate (23 ottobre 1988), Calcio (27 marzo 1990), Mornico al Serio (20 settembre 1991), Cortenuova (29 gennaio 1992), Comun Nuovo (28 giugno 1996), Martinengo (1 giugno 1999), Fara Olivana con Sola (15 maggio 2016), Morengo (19 giugno 2018).
Perché? Tutti i paesi in provincia di Bergamo appartengono alla zona sismica 3, con pericolosità bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti. Quello che cambia, da comune a comune, è l’accelerazione massima del suolo indotta dal terremoto (a quanto si propagano le onde sismiche). Nella vicina provincia di Brescia, circa 50 Comuni tra cui Brescia stessa e molti paesi sul lago di Garda, appartengono alla zona sismica 2 dove ci si aspetta possano verificarsi terremoti più forti. E i paesi della Bassa confinanti con quell'area risultano a loro volta più «sensibili».
Scuole evacuate, con qualche polemica
Intanto, sabato scorso diverse scuole sono state evacuate. Non è mancata qualche (un po' assurda) polemica, come quella di alcuni genitori di Bariano, che lamentavano come i figli abbiano dovuto passare diversi minuti... all'aperto.
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