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Verdello, dopo la tangenziale il modello è Stezzano

Il sindaco Mossali: Quello di oggi è un importante punto di partenza che rende finalmente possibile ragionare su un cambiamento radicale della viabilità"

Verdello, dopo la tangenziale il modello è Stezzano
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Verdello insegue il «modello Stezzano»: dopo anni di attesa il sogno di un centro abitato finalmente libero dal traffico potrebbe diventare realtà.  Certo, c’è ancora molta strada da fare, ma l’avvio - questa volta per davvero - dei lavori per la realizzazione della tangenziale è il punto di partenza per una rivoluzione totale della viabilità interna del paese.
Dopo almeno vent’anni di confronti, annunci, ritardi e attese mercoledì verrà ufficialmente inaugurato il cantiere che già nei giorni scorsi ha iniziato a prendere forma nei pressi della rotonda all’incrocio tra l’ex Statale 42 e via Roma.

In rosso, il tracciato della tangenziale che passerà a est del centro abitato di Verdello, superando l’imbuto del semaforo

Una situazione in stallo per anni

Un’iniezione di fiducia per i verdellesi che potranno finalmente toccare con mano il risultato dell’impegno messo in campo negli ultimi anni dall’Amministrazione comunale.

"Sono certamente molto soddisfatto - ha commentato il sindaco Fabio Mossali - Lo ero già ad agosto quando siamo riusciti a sbloccare una situazione che sembrava in stallo. Ma per i cittadini è diverso, dopo essere stati abituati a sentire date poi non rispettate, avevano bisogno di vedere con i loro occhi l’inizio dei lavori. Spero che non ci saranno intoppi   e mi auguro che possa essere l’occasione per ragionare insieme sulla chiusura di questo cerchio con il secondo lotto che in massima parte ha già raggiunto la copertura finanziaria di cui necessitava".

Il primo lotto al via per 3,8 milioni

I lavori che stanno ora partendo, con due mesi d’anticipo sulla tabella di marcia, infatti, interessano il primo lotto dell’opera che dalla rotonda della Sp 42 a nord del paese, costruita anni fa in previsione di un possibile futuro progetto di tangenziale, si ricollegherà alla Francesca, a sud del paese, passando per via Adua. Un intervento da 3,8 milioni di euro che dovrebbe concludersi in 14 mesi. Ma è solo l’inizio.  Questa bretella rappresenterà un’importante soluzione al traffico pesante che attraversa Verdello, un nodo critico sull’asse Bergamo-Treviglio, ma gli effetti sul traffico leggero potranno essere valutati solo con l’apertura della tangenziale.

"Il primo lotto darà sicuramente grande respiro al paese - ha spiegato il primo cittadino - deviare il traffico pesante è un punto d’inizio importante che darà modo di ragionare su interventi più significativi per quanto riguarda il traffico leggero. Già con questa prima parte dell’opera penso sarà più semplice intercettare il traffico da Bergamo verso Treviglio, al contrario in direzione del capoluogo potrebbe non essere così immediato perché richiede di affrontare un tragitto un po’ più lungo".

Cambierà il volto del paese

Insomma, anche con il primo lotto della tangenziale aperta, molti automobilisti diretti a Bergamo potrebbero continuare a scegliere di entrare in Verdello e proseguire lungo la Sp 42 piuttosto che "allungare" il percorso. Per questo risulta fondamentale avviare quanto prima l’iter per il secondo lotto dell’opera.

"Ci sono i presupposti per arrivare pronti all’inaugurazione del secondo cantiere contestualmente alla chiusura del primo così da non perdere tempo - ha sottolineato Mossali - E’ chiaro che per introdurre modifiche rilevanti al traffico urbano è necessario valutare l’impatto che avrà sul territorio la tangenziale completa e fruibile".

L’obiettivo, Mossali non lo nasconde, è seguire il "modello Stezzano", adottato poi anche ad Arcene.

"Quello di oggi, per Verdello, è un importante punto di partenza che rende però finalmente possibile ragionare su un cambiamento radicale della viabilità - ha concluso - L’obiettivo finale è riuscire a declassare la provinciale che, diventando comunale, ci permetterebbe di prendere decisioni in autonomia. Si aprirebbero infinite prospettive che potrebbero risolvere in via definitiva il problema del traffico con cui conviviamo da decenni".

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