"Io Treviglio" VS "Noi Trevigliesi": bagarre politica sui simboli troppo simili
Interviene la commissione elettorale: ricusato quello della civica di Luigi Minuti per Matilde Tura.
Loghi troppo simili, scoppia un caso politico tra e le civiche "Io Treviglio" di Pinuccia Prandina, per Juri Imeri, e "Noi Trevigliesi" di Luigi Minuti per Matilde Tura.
La sottocommissione circondariale elettorale ha deciso ieri pomeriggio, sabato, di rigettare il simbolo della lista civica "Noi Trevigliesi", la lista dell'ex sindaco Luigi Minuti che sostiene la candida del centrosinistra, accogliendo una segnalazione presentata venerdì dalla civica avversaria "Io Treviglio", storica lista civica della stessa area moderata che fa riferimento al vicesindaco Pinuccia Prandina in lizza per il centrodestra di Juri Imeri. I due loghi, che si sarebbero dovuti trovare sulla scheda elettorale alle prossime Comunali del 3/4 ottobre, erano troppo simili e avrebbero potuto creare confusione tra gli elettori.
La segnalazione di Io Treviglio
A dare notizia della decisione di sabato pomeriggio della sesta sottocommissione circondariale elettorale è stata la stessa Prandina, in una nota pubblicata nella serata di sabato.
“Ho avuto conferma in giornata che il simbolo presentato dalla lista Noi Trevigliesi, a sostegno della candidata a sindaco Matilde Tura, È stato ricusato dalla VI sottocommissione circondariale elettorale, questo a seguito della nostra segnalazione, presentata ieri, unitamente alla documentazione per il deposito della lista” fa sapere Prandina.
Due simboli troppo simili
La lista di Prandina ha presentato i documenti per la candidatura in Comune (compreso il logo che sarà utilizzato per la scheda elettorale) alle 8 del mattino di venerdì, prima tra tutte le formazioni in campo. Il logo della civica Io Treviglio mostra il campanile simbolo della città, stilizzato e ripreso dallo spigolo, su sfondo bianco. "iotreviglio" è scritto in stampatello minuscolo, in blu. Sotto, una fascia dello stesso colore, con in bianco il nome del candidato sindaco in caratteri maiuscoli. Sopra e sotto, un tricolore verticale.
Molto simile il simbolo lista civica "Noi Trevigliesi" di Minuti. "Noi" è scritto in stampatello minuscolo, e "trevigliesi" in maiuscolo, ma quasi con gli stessi colori. C'è il campanile stilizzato ripreso dallo spigolo sullo sfondo bianco, e una banda blu nella parte inferiore del tondo, che però contiene in bianco la scritta "con Luigi Minuti" in maiuscolo. Il tricolore, in questo caso, è orizzontale e parallelo alla banda blu inferiore, e il logo è cerchiato di azzurro.
L'affondo di Prandina
Accettando il ricorso di Io Treviglio, la Commissione ha evidentemente concordato con la tesi di Prandina: troppo simili i due loghi, che peraltro fanno riferimento a due liste civiche entrambe di orientamento moderato. La civica di Minuti per Tura ha dunque subito sostituito il proprio simbolo con un altro logo graficamente abbastanza simile al primo, ma con alcuni dettagli modificati (eccolo qui sotto, sarà questo che si troverà sulla scheda elettorale). Il campanile è più piccolo, ed è scomparsa la banda blu nella parte inferiore.
Una coincidenza? Prandina attacca: "L'intento era confondere l'elettore"
Ma proprio la circostanza che ci fosse già un "piano B", ha fatto pensare a Prandina che in realtà "l'incidente" fosse preparato. Anzi, la vicesindaco ha accusato direttamente la lista avversaria di avere appositamente "copiato" il simbolo di Io Treviglio, per ingannare gli elettori.
"Ritengo che il solo fatto che avessero un contrassegno alternativo, già pronto, denoti consapevolezza e l’intento di confondere l’elettore" ha detto Prandina.
Tura: "Una banalità, di cosa stiamo parlando?"
Da parte sua, Matilde Tura rigetta al mittente ogni accusa . E' "soltanto una banalità: di che cosa stiamo parlando?" ha tagliato corto la candidata del centrosinistra, argomentando che il semplice fatto che il logo di "Noi Trevigliesi" contenesse anche il nome del fondatore della lista, Minuti, avrebbe evitato qualunque malinteso. Difficilmente, insomma, secondo Tura, avrebbe potuto trarre in inganno qualcuno. Ma nel clima tesissimo di queste prime settimane di campagna elettorale, tanto è bastato per accendere la polemica.
Leggi di più sul Giornale di Treviglio in edicola da venerdì 10 settembre.