Tampon tax, Baruffi: "Togliamo l'Iva sugli assorbenti"
Il sindaco ha replicato spiegando che esiste una scontistica superiore al 22% richiesto per azzeramento dell’Iva nelle farmacie comunali.
Anche a Caravaggio arriva la proposta di togliere l’Iva dagli assorbenti femminili venduti nelle farmacie comunali: l’ha fatta il presidente della "Fondazione Anni Sereni" Augusto Baruffi, che correrà alle prossime elezioni comunali a sostegno del candidato sindaco Carlo Mangoni.
La polemica sulla Tampon tax
A Treviglio ne è nata una polemica che tiene banco da settimane, infatti il Consiglio comunale ha respinto la mozione delle minoranze, che si ispira a un movimento di pensiero nazionale contro la cosiddetta "tampon tax". L’assessore Pinuccia Prandina aveva infatti giustificato la bocciatura della proposta con il fatto che le farmacie comunali trevigliesi già praticano forti sconti su molti prodotti, tra cui gli assorbenti. Nel vicino Cremasco invece, precisamente a Nosadello (come a Bergamo) è già cosa fatta o meglio, è stata operata una riduzione dell’aliquota.
Baruffi: "Togliamo l'Iva sugli assorbenti"
"Parecchie donne, giustamente, fermandomi per strada, mi segnalano l'ingiustizia di avere l’Iva al 22% su un prodotto di prima necessità come gli assorbenti - ha scritto Baruffi - Credo che abbiano ragione da vendere. Vi mostro due dati: costo medio annuo dell’assorbente esterno per donna è di circa 126 euro con l’Iva al 22%, lo Stato incassa 22,88 euro. Ritengo che sia giusto modificare l’aliquota e portarla al 4%, come per tutti i beni di prima necessità. In attesa che il Governo lo faccia, credo che sia giusto che le Amministrazioni comunali si accollino questo onere nel rispetto delle regole".
Scontistica superiore in farmacia
Ma il sindaco Claudio Bolandrini non si fa sorprendere.
"L’eliminazione di una forma di “discriminazione fiscale di genere” non può che trovarmi favorevole - ha detto - Tuttavia ritengo che la misura dell’eliminazione o riduzione significava dell’Iva non debba limitarsi ai soli assorbenti femminili (come le normative europee consentono già dal 2006) ma debba essere estesa a tutti i prodotti medici e paramedici quotidianamente usati per la cura della persona. Sono decisioni che per essere incisive non possono essere demandate alla sensibilità del singolo sindaco e della sua Giunta ma competono al Governo nell’ambito di una politica nazionale del benessere psicofisico del cittadino che lo Stato deve perseguire. La farmacia comunale di Caravaggio, attuando la politica di contenimento dei costi voluta dalla mia Amministrazione, sta già applicando anche per gli assorbenti femminili una scontistica superiore al 22% richiesto per azzeramento dell’Iva: un assorbente in cotone, acquistato dalla farmacia a 2,68 euro, viene venduto al pubblico a 3,90 euro, contro il prezzo di vendita indicato dalla Banca Dati Federfarma pari a 5,10 euro. Gli assorbenti femminili inoltre sono tra i prodotti di prima necessità che il market solidale comunale distribuisce gratuitamente dal marzo 2020 alle famiglie che si trovano in difficoltà a causa del Covid".
A Treviglio continua la bagarre
Mentre a Caravaggio sembrano quindi tutti concordi sulla necessità di abbassare i prezzi degli assorbenti, a Treviglio prosegue la polemica a distanza tra maggioranza e opposizione. Dopo la decisione di Bergamo di aderire alla campagna per l’eliminazione della tampon tax, il consigliere del Pd Erik Molteni non ha perso l’occasione per pungolare l’Amministrazione guidata da Juri Imeri, pubblicando una storia sul suo profilo Instagram.