Al Santuario di Caravaggio una messa per le vittime del Covid-19 con l'Arcivescovo Delpini
In città l'Arcivescovo di Milano Mario Delpini: una catena di preghiera per le vittime del Coronavirus in Europa.
Una messa per i morti della pandemia, dal Santuario di Caravaggio. Si celebra questa mattina in occasione della Quaresima, una messa presieduta dall'Arcivescovo di Milano Mario Delpini, metropolita di Lombardia, per ricordare i morti della pandemia. E' stata trasmessa in diretta sui canali social della Diocesi della Cremona, oltre che su Cremona 1.
Una catena di preghiera per i morti del Covid-19
Si tratta di un'iniziativa legata a una "catena di preghiera" quaresimale, che "sta unendo spiritualmente l’intera Europa nel ricordo e nel suffragio delle oltre 770mila persone che nel nostro continente sono morte a causa del Covid-19" spiega la Diocesi. "L’iniziativa, che ha preso avvio nel Mercoledì delle Ceneri, è stata promossa dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, per «ribadire la vicinanza della Chiesa a tutti coloro che lottano a causa del coronavirus: le vittime e le loro famiglie, i malati e gli operatori sanitari, i volontari e tutti coloro che sono in prima linea in questo momento così delicato".
Ogni Conferenza episcopale d’Europa si è impegnata nell’organizzazione di almeno una Messa. Il «turno» del nostro Paese è stato giovedì, quando monsignor Stefano Russo ha celebrato l’Eucaristia a Roma, nella cappella della Conferenza episcopale. Ma anche la Lombardia, così duramente colpita nella prima ondata e ancora purtroppo protagonista delle cronache della pandemia, avrà un proprio momento di suffragio giovedì prossimo al Santuario di Caravaggio in occasione dei lavori della Conferenza episcopale lombarda.
Delpini: "Gesù ha cacciato il demone della solitudine"
"Il demone della solitudine continua ad aggirarsi tra la gente, e a mettere gli uni contro gli altri. Consiglia di andare prima, di salvarsi prima degli altri, di non preoccuparsi per gli altri. Si tratti della vaccinazione, o del posto di lavoro. Così il demone della solitudine invita all'egoismo, e condanna alla solitudine chi muore e chi lotta" ha detto, nella sua omelia, l'Arcivescovo.
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