Zanoli (Lega) cambia idea e boccia la Treviglio-Bergamo, maggioranza a pezzi
Una votazione che cambia gli equilibri politici in paese e che disegna, di fatto, una nuova maggioranza.
Autostrada Treviglio-Bergamo, il sindaco di Verdellino Silvano Zanoli clamorosamente "cambia idea" e si schiera tra i contrari. E' successo venerdì sera, in Consiglio comunale, quando la spaccatura interna alla maggioranza di centrodestra verdellinese ha raggiunto probabilmente il suo momento più clamoroso. Il sindaco leghista ha infatti deciso di votare a favore, insieme ai due consiglieri di maggioranza che gli sono rimasti fedeli, una mozione contro l'autostrada Treviglio-Bergamo proposta dal Movimento Cinque Stelle, e appoggiata anche dal centrosinistra.
Il resto della Giunta, che da settimane ormai è in rotta con Zanoli, si è invece astenuta, accusando pesantemente il sindaco uscente di aver approvato un documento in totale contrasto con le politiche portate avanti anche da lui stesso finora. Una decisione che per Zanoli è maturata probabilmente all'interno della feroce bagarre interna al gruppo di maggioranza, dopo la quale, per quanto paradossale, in vista delle prossime elezioni comunali sembra che il sindaco leghista sia passato... alla minoranza. La votazione, in ogni caso, cambia gli equilibri politici in paese e che disegna, di fatto, una nuova maggioranza. A guidare di fatto la Giunta, dopo venerdì, e quindi il centrodestra consiliare verdellinese, è il vicesindaco Umberto Valois.
La mozione di Lara Lanzeni (M5S) e le prossime comunali
Sul numero del Giornale di Treviglio in edicola l'avevamo chiamata "la mozione trappola", e in effetti venerdì sera il sindaco Zanoli ci è caduto in pieno. Il sindaco aveva di fronte due strade. Da un lato, come sarebbe stato ovvio anche solo due mesi fa prima della rottura con i "valoisiani", bocciare la mozione nel tentativo di ricompattare il centrodestra e di non compromettere del tutto il dialogo con il suo stesso partito di riferimento, la Lega, che da sempre è a favore dell'opera. Oppure, com'è successo, approvare la mozione e cementare quello che sempre di più sembra un esperimento politico "trasversale", per tentare - perlomeno - di creare una sorta di listone a trazione grillina per sfidare la stessa maggioranza che l'ha scaricato. Scegliendo la prima seconda opzione, la rottura con il centrodestra è totale. E probabilmente avrà ripercussioni ben più ampie, nella Bassa, che non per i destini politici del centrodestra verdellinese.
La mozione contro l'autostrada
Lanzeni e il gruppo M5S avevano invitato il sindaco e l’Amministrazione a esprimere una posizione di dissenso totale, nei confronti dell'autostrada, in tutte le sedi in cui il Comune fosse chiamato a esprimersi.
«La posizione di dissenso non deve essere subalterna ad eventuali modifiche del tracciato» aveva scritto la Consigliera grillina appoggiandosi alla petizione proposta dal comitato «Cambiamola» in cui si chiedeva che il progetto venisse completamente abbandonato. «Occorrerebbe investire nel miglioramento della rete stradale già esistente, potenziare trasporti pubblici, rendere efficiente il sistema della rete ferroviaria, anche con l’ausilio di metropolitane di superficie o tramvie. A breve inizieranno i lavori per la tangenziale di Verdello. L’autostrada non risolverà i problemi di accesso a Bergamo oltre il raccordo di Dalmine. L’autostrada aggraverebbe il problema del traffico su Corso Europa, senza alcun beneficio per il territorio. Salvaguardare il poco territorio ancora verde rimasto al confine tra Verdellino e Osio Sotto che verrebbe cementificato».
Il sindaco tra due fuochi
«Difficile per me esprimere una posizione netta a riguardo di questo importante punto» ha esordito venerdì sera Zanoli, prima di lanciarsi in un intervento assai vacillante.
«Un collegamento diretto con il casello di Capriate, per come la vedo, risolverebbe completamente il problema di circolazione – ha affermato il sindaco, per poi strizzare un occhio alla minoranza – questo non deve precludere il miglioramento delle arterie di comunicazione già esistenti, prima tra tutte la Francesca. Non sono contrario al fatto che venga rivista la questione viabilità, e auspico che la tangenziale di Boltiere (recentemente finanziata dal Piano Marshall di Regione Lombardia, ndr) vada a completare questa grande opera infrastrutturale».
Pochi minuti dopo, il piatto della bilancia ha però cominciato a tendere verso il M5S: «Tutti noi abbiamo ben presente la situazione di degrado e abusivismo di Zingonia contro cui lottiamo strenuamente da anni. Un’infrastruttura di questo tipo, con i suoi viadotti e i suoi cavalcavia, fornirebbe ulteriori zone nascoste in cui si concentrerebbero, come già accaduto in passato, oasi di illegalità» ha spiegato il sindaco. Al momento del voto, si è schierato con le minoranze.
Astenuta la maggioranza
Decisamente più marcato l’appoggio all’autostrada del vicesindaco Umberto Valois. «La mozione è da ritenersi in ritardo di quasi due anni, e superata ampiamente dai fatti. La delibera fatta in sede di Consiglio Provinciale in data 1 marzo 2019 riconosceva nella Provincia di Bergamo un territorio particolarmente attrattivo ed economicamente dinamico in vari settori: per questo la nostra realtà ha bisogno di un ulteriore potenziamento alla circolazione di merci e persone nel collegamento con le Valli e la Bassa».
Nemmeno il verde sembra rappresentare un problema: «Sono già stati preventivati progetti di mitigazione e compensazione ambientale per rispettare il territorio circostante alla realizzazione dell’opera. Devo rilevare che nel momento in cui viene proposto di realizzare un collegamento veloce per il capoluogo, senza impegno di denaro pubblico, garantendo il rispetto ambientale e con l’impegno di valorizzazione dell’impianto industriale Dalmine-Zingonia, non vedo quale sia il motivo di essere contrari».
Valois e Calenzo contro Zanoli: "Meglio il conte Mascetti"
«Hai portato avanti per quattro anni quest’opera e oggi, tra un volo pindarico e l’altro, ti dichiari favorevole alle modifiche e a un eventuale abbandono del progetto – ha detto invece, tagliente, l’assessore Fabio Calenzo rivolgendosi al sindaco – Le tue intenzioni di voto non sono assolutamente chiare, a me come a nessun altro che ha ascoltato le tue parole così contradditorie e discordanti». A chiude, ancora Valois, che ha tagliato corto. «Anche il Conte Mascetti avrebbe esposto in modo più chiaro quello che lei ha espresso. Dobbiamo prendere atto che il Sindaco vorrà vedere come votano i Consiglieri prima di sbilanciarsi definitivamente?».