Effetto Coronavirus, supermercati presi d'assalto anche nella Bassa
Una corsa del tutto inutile dato che i supermercati non chiuderanno e non esistono problemi di approvvigionamento in Lombardia.
Se ieri vi è capitato di entrare in un supermercato della Bassa (ma è successo più o meno in tutta la Lombardia) vi sarete sentiti un po' catapultati in uno di quei film apocalittici dove la gente, presa dal panico, riempie carrelli per affrontare una qualche calamità naturale o un'orda di zombie affamati. Scaffali vuoti, i reparti di carne, frutta e verdura, saccheggiati.
Supermercati presi d'assalto
E' successo praticamente ovunque. Famiglie con due o addirittura tre carrelli pieni di generi alimentari di ogni tipo e di disinfettanti - gli ultimi che sono riusciti a trovare - ordinatamente in fila alla cassa. Una corsa assolutamente inutile anche perché, secondo l'ordinanza regionale, i supermercati non verranno chiusi e non ci sono problemi di approvvigionamento in Lombardia.
Effetto Coronavirus
Sull'onda della psicosi generale molti non hanno rispettato l'indicazione principale che Regione Lombardia stava dando già da sabato: evitare assembramenti, soprattutto in luoghi chiusi. Così, presi dal bisogno irrefrenabile di fare scorte hanno assaltato supermercati, ipermercati e discount con buona pace di chi, con il suo carrello, aveva davvero bisogno di fare la spesa per la settimana.
Ad andare per la maggiore, oltre ai freschi, anche pasta, passata di pomodoro, scatolame e generi a lunga conservazione e acqua, tanta acqua. Mascherine e gel disinfettanti (ormai introvabili) tra i beni più richiesti.
A peggiorare la situazione anche la notizia, di ieri, dei primi casi individuati a Bergamo: quattro i bergamaschi ricoverati al Papa Giovanni XXIII provenienti da Nembro, Bergamo, Villa di Serio e Seriate a cui si aggiunge una famiglia, di tre persone, di Soresina che si trovava in Trentino per una vacanza. Tutti risultati positivi al Coronavirus.
Ecco come si presentavano ieri dal tardo pomeriggio i supermercati della Bassa: