La Patata di Martinengo "sposa" la Polenta del Quarantì di Roccafranca: nasce il MartinRocca
In occasione di Bergamo Brescia capitale della cultura 2023 domenica è stata presentata nella città bergamasca la nuova specialità
Dal «matrimonio culinario» tra la «Patata di Martinengo» e la «Polenta del Quarantì» di Roccafranca nasce un nuovo piatto: lo gnocchetto MartinRocca. Lo hanno tenuto a battesimo il primo cittadino Mario Seghezzi e il vicesindaco bresciano Morris Tomasoni domenica, proprio durante la sagra dedicata al tubero locale, suggellando il gemellaggio gastronomico nell’anno che vede «Bergamo-Brescia capitale della cultura 2023».
Il MartinRocca: gnocchetto della "pace"
L'origine del nuovo piatto è singolare.
"Le cose spesso nascono per gioco e in questo caso tutto è partito da due sindaci, quello di Martinengo e quello di Roccafranca, che si sono messi a litigare - ha spiegato il primo cittadino martinenghese in piazza Maggiore, domenica mattina - ma è stato un litigio “sano”. Dopo la pandemia ci siamo trovati parcheggiando l’auto e abbiamo cominciato a discutere sui i nostri due prodotti a denominazione comunale “De.Co”: schermaglie che ci hanno però portato a chiederci se non potevamo unirli per dare vita a un piatto che potesse soddisfare i nostri palati. Dopo anni di lavoro eccoci qui: non è stato facile unire i diversi tipi di farina del QuarAntì e la nostra patata, ma alla fine ne è venuto fuori uno gnocchetto, che abbiamo chiamato MartinRocca".
Insomma, la «pace» si è fatta a tavola, lo gnocco peraltro è stato servito in un piatto creato per l’occasione: vi sono incisi il nome del prodotto e lo stemma dei due Comuni. A intervenire è stato anche Tomasoni, che ha fatto i complimenti alla comunità per la bellezza della città e l’organizzazione della sagra, sottolineando l’importanza di queste manifestazioni «per ricordare le tradizioni e la vocazione agricola del territorio e far conoscere le sue eccellenze anche fuori dai confini dei nostri Comuni. Questo nuovo piatto è l’inizio di un percorso che porteremo avanti negli anni».
Il ricordo dello chef Chicco Coria
Un saluto è arrivato anche dal rappresentante dell’associazione «Sagra del Quarantì» Marco Bibiani e del presidente del «Distretto agricolo della Bassa bergamasca» Bortolo Ghislotti.
"Siamo nati per promuovere questi prodotti di grande pregio ma poco conosciuti - ha detto quest’ultimo - aggreghiamo anche Comuni del Cremasco e vorremmo farlo anche con i confinanti bresciani, basta che siano coerenti con le caratteristiche dei nostri territori"
Infine ha rivolto un pensiero al compianto Chicco Coria, maestro dell’alta ristorazione.
"Lo chef stellato nostro concittadino che ha promosso la patata di Martinengo in giro per il mondo - ha affermato - se siamo qui è anche grazie a lui".
Ricordo a cui si è associato anche l’amico Luca Plebani, il presidente della Pro loco martinenghese di cui il cuoco era socio onorario.