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"Festa della patata": Martinengo consolida il gemellaggio culinario con Roccafranca

Il tubero tornerà a chiamarsi "patata d'autore" e l'aggiornamento del disciplinare, anche quello del tortello MartinRocca, passerà in entrambi i Consigli comunali

"Festa della patata": Martinengo consolida il gemellaggio culinario con Roccafranca
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Una giornata di sole ha salutato la folla che ha gremito piazza Maggiore domenica 15 settembre in occasione della «Festa della patata di Martinengo». Un inno al famoso tubero che si fregia della De.Co. e che, dall'anno scorso, ha dato vita anche a un nuovo piatto, il tortello MartinRocca, nato dall'unione con la farina Quarantina degli amici bresciani di Roccafranca: un gustoso gemellaggio culinario.

"Festa della patata? No patata d'autore"

Una manifestazione di successo che si rinnova ogni anno quella della «Festa della patata di Martinengo» e quest'anno, oltre alle bancarelle, agli espositori di prodotti tipici e ai trattori d'epoca che hanno riempito e colorato il centro cittadino, ad allietare la giornata una mostra delle locandine dei films del cineasta Ermanno Olmi e dei quadri della pittrice locale Maria Luigia Restelli, per tutti Luigina, figlia di una delle attrici del celebre film «L'albero degli zoccoli», a cui sono ispirati i dipinti e a cui erano collegate anche le originali «incursioni teatrali» messe in scena dalla Pro loco. Poi l'intrattenimento musicale del gruppo «Rebus» e i gonfiabili gratis, amatissimi dai bambini. L'evento, organizzato dalla Pro loco in collaborazione con l'Amministrazione comunale, è stato aperto alle 10.30, con la presentazione ufficiale.

"Tra le diverse manifestazioni che organizziamo durante l'anno questa, che celebra il nostro famoso tubero, è tra quelle che raccoglie più visitatori - ha esordito il presidente della Pro loco Luca Plebani - ai quali offriamo la possibilità di degustarla insieme a tanti altri prodotti della nostra tradizione bergamasca ma anche bresciana, infatti con gli amici di Roccafranca, in occasione di 'Bergamo Brescia capitale della Cultura 2023', è nato un gemellaggio culinario".

Il vicepresidente Diego Moratti ha poi passato la parola a Pasquale Busetti, alla sua prima festa in veste di sindaco. Accanto a lui i colleghi della Giunta e i primi cittadini di Covo (Andrea Cappelletti), Cividate (Giovanni Forlani), Pumenengo (Mauro Barelli) e Cavernago (Giuseppe Togni, anche presidente dell'associazione "Pianura da scoprire" in cui confluiscono 52 enti), oltre a quelli di Roccafranca e Chiari, rispettivamente Marco Franzelli e Gabriele Zotti. E poi il presidente della Coldiretti Bergamo Gabriele Borella, il presidente di Agrimercato Coldiretti Nazareno Ferro, il presidente del Consorzio di Bonifica della Bergamasca Franco Gatti che è anche produttore del tubero, il maresciallo della stazione dei carabinieri cittadina Giovanni Ranieri, il consigliere regionale leghista Giovanni Malanchini, il segretario del Parco del Serio Rodolfo Ferrari, il "Gruppo folcloristico Bartolomeo Colleoni" e l'associazione "Sagra del Quarantì". A tutti gli ospiti il gradito dono di un volume sulla storia della città.

"La nostra è una patata d'eccellenza e siamo stati uno dei primi Comuni in Italia a ottenere la De.Co. nel 2003 - ha rivelato il primo cittadino - ho recuperato la documentazione di allora e ho scoperto che è nata come 'Patata d'autore', quindi l'Amministrazione intende tornare a chiamarla così, oltre ad aggiornare il disciplinare e rinsaldare così la catena di raccordo tra Comune, Pro loco, Provincia, Regione, Coldiretti, coltivatori e ristoratori, ma anche con la 'Fondazione Luigi Veronelli' perché tutto è partito dal grande amico che ci ha lasciato anni fa, pioniere della nostra patata".

Poi ha aggiunto:

"Portiamo avanti tipicità, gusto e cultura, così come il gemellaggio culinario con Roccafranca: per il disciplinare convocheremo un Consiglio comunale ad hoc, coinvolgendo anche la Coldiretti".

E il collega bresciano ha confermato.

"E' un piacere essere qui con voi, in continuità con il progetto iniziato in occasione di 'Bergamo Brescia capitale della cultura 2023' - ha aggiunto Franzelli - allora ci eravamo detti che la cultura può essere declinata in tantissimi modi, anche in quello culinario. Così è nata l'idea di abbinare la nostra farina "Quarantina" con la patata di Martinengo, da cui è nato il tortello MartinRocca. Una produzione che entra in campo proprio quest'anno: l'impasto è fatto con la farina Quarantina e il cuore con la patata martinenghese. Tengo a portare avanti il progetto, consolidandolo all'interno di un disciplinare che, come diceva Busetti, porteremo in Consiglio comunale per arrivare il prossimo anno ad aver completato il percorso. Bene per la nuova denominazione della patata, perché noi vorremmo iniziare un iter parallelo per ottenere la De.Co per la farina Quarantina, la birra Quarantina e il MartinRocca. Sono certo che con questa sinergia e con questo spirito ce la faremo. Un grazie a Malanchini sempre presente e al presidente della Coldiretti di Brescia Luigi Manzoni che, con quella di Bergamo, ci aiuteranno in questo percorso di valorizzazione".

A ruota è intervenuto Borella.

"Conoscevo la patata di Martinengo grazie all''Azienda agricola Gatti" e oggi, ascoltando la sua storia, la collaborazione fuori provincia con gli amici bresciani e tutti i progetti che state costruendo, penso che abbia un futuro radioso - ha commentato il caravaggino - e che rispecchi il progetto di Coldiretti: la multifunzionalità delle aziende, la distintività dei prodotti e la difesa delle produzioni locali. Cogliamo l'invito del sindaco a essere presenti quando si vorrà aggiornare il disciplinare, apportando le giuste modifiche legate al passare del tempo e allargandolo ai nuovi progetti esistenti".

"Le pratiche agronomiche tutelano il territorio martoriato da opere pubbliche"

L'intervento del consigliere regionale Malanchini ha affrontato il tema agricolo sotto diversi punti di vista.

"Questa festa dimostra come il territorio sia unito e si possano creare modelli di collaborazione importanti quando si tratta di valorizzare le bellezze locali e le cose buone - ha osservato - In questi anni abbiamo lavorato tanto per promuovere le eccellenze agroalimentari della Lombardia: non dimentichiamo che oggi è la prima regione agricola d'Italia e, accanto alle grandi produzioni di pianura Dop, ci sono anche questi prodotti di nicchia che hanno una grande dignità e che abbiamo il dovere di tutelare".

Il consigliere ha parlato anche di gestione del territorio.

"Le pratiche agronomiche tutelano il territorio che tanto è stato martoriato, per esempio da opere pubbliche che spesso lo hanno distrutto - ha sottolineato - quindi la battaglia è questa: difendere il nostro sistema agroalimentare. Molto spesso l'agricoltura intensiva viene maltrattata ma dietro questo termine c'è tutto e non c'è niente. Parliamo di agricoltura produttiva invece, e diamo merito ai nostri agricoltori che, soprattutto in pianura, hanno fatta tanta innovazione e stanno portando avanti modelli produttivi di eccellenza in nome della sostenibilità ambientale".

Infine Malanchini ha accennato alle nuove leggi regionali di settore.

"Stiamo lavorando su quella relativa agli agriturismo, che mette al centro la funzionalità ma soprattutto li trasforma in vetrine del territorio - ha ricordato - e quest'anno è stata approvata quella sui 'Distretti del cibo': Martinengo è socio del 'Distretto agricolo Bassa Bergamasca' che porta sul territorio forme di collaborazione tra soggetti pubblici, privati, istituti ti di ricerca e scuole di formazione. L'obiettivo è creare queste forme di collaborazione che possano valorizzare i prodotti agricoli perché così si valorizzano anche la storia e la cultura gastronomica di un luogo. Oggi qui c'è tutto: la comunità bergamasca, la comunità lombarda, persone che condividono i valori che stanno alla base della nostra civiltà contadina e noi abbiamo il dovere di salvaguardarli".

Il ricordo di Chicco Coria

Moratti non ha dimenticato di dedicare un momento allo chef Chicco Coria, socio onorario della Pro loco.

"E' stato il cuoco che ha valorizzato per primo la patata di Martinengo - ha evidenziato tra gli applausi - un saluto alla memoria di Chicco".

L'anno prossimo 550esimo anniversario dalla morte di Colleoni: si preparano celebrazioni in pompa magna

"'Pianura da scoprire' ha l'obiettivo di promuovere i nostri territori, che sono tutti tesori da scoprire - ha spiegato Togni - Martinengo è uno di questi e da anni collaboriamo per promuovere non solo la sua patata ma anche la storia del Comune, legato alle vicende del condottiero Bartolomeo Colleoni. L'anno prossimo sarà un anno importantissimo perché ricorre il 550esimo anniversario dalla sua morte e tutti insieme siamo pronti a partire per valorizzare questa figura e conseguentemente tutte le realtà che sono coinvolte. Oggi è bellissimo vedere tutti questi sindaci e Malanchini qui, fare a rete con l'obiettivo di promuovere le nostre realtà credo sia uno degli obiettivi più belli".

Terminati i discorsi ufficiali, largo alla festa.

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