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Treviglio
Pro loco di Treviglio: un anno da record tra storia, cultura, ambiente e tradizioni
Tante le iniziative dell'associazione che ha ora come obiettivo quello di creare una rete con le "gemelle" del territorio
Un anno da record per la Pro loco di Treviglio con tante iniziative e un aumento di soci. Segno che l’associazione guidata dal presidente Giorgio Zordan piace e riesce a coinvolgere sempre più cittadini.
Pro loco
Del resto, la Pro loco "vive" la città a 360 gradi, puntando alla valorizzazione della storia e delle tradizioni, della cultura e dell’ambiente.
"E’ stato un anno intenso e stiamo proseguendo tuttora con le nostre iniziative - ha spiegato il vicepresidente Stefano Cerea - Prossimamente, ad esempio, ci saranno i festeggiamenti per Sant’Anna: il 26 luglio, alle 17.30, dapprima ci sarà la messa in Santuario, a seguire un 'tour' guidato da Pietro Villa attraverso le santelle mariane sparse in città, e infine la cena all’Orto Botanico di via Casnida, preparata dai volontari della 'Quercia di Mamre'".
Tante iniziative
Di recente, inoltre, si sono tenute, per il quinto anno consecutivo, le passeggiate storico-naturalistiche nel territorio. Un’iniziativa che sin dall’inizio ha riscosso un grande successo. La novità di quest’anno è stata la collaborazione con le Pro loco di Martinengo, Verdellino e Capriolo. Ma, come detto, sono tante le iniziative con la Pro loco protagonista: come non ricordare gli oltre cento visitatori portati al museo "La Porta del cielo"? Oppure, in occasione della Fiera Agricola, lo stand per pubblicizzare il FuoriFiera, con le visite al caseificio "Arrigoni", al "Podere Montizzolo" e al Museo Storico della Same. O ancora la piantumazione dei tulipani nel giardino del Nucleo Alzheimer della Casa di riposo di Treviglio e la mietitura de grano alla scuola agricola di Castel Cerreto.
Una rete territoriale
"Da poco abbiamo poi preso in gestione l’orto botanico di via Casnida e a breve cominceremo con le visite didattiche", ha aggiunto il vicepresidente della Pro loco.
Suggestiva è stata anche la visita all’"altra Treviglio", un piccolo borgo sulle colline di Parma, che ha lo stesso nome della capitale della Bassa. Così come la partecipazione alla marcia contro la violenza di genere. E come dimenticare la creazione del "Pane del Miracolo" e del "Dolce di San Martino", due iniziative che hanno avuto il merito di unire i panettieri e i pasticceri della città.
"Abbiamo fatto tanto e c’è ancora tanta carne al fuoco - ha concluso Stefano Cerea - Uno dei prossimi obiettivi è quello di realizzare una maxi-rete con le Pro lodo del territorio, in modo da creare una sinergia e facilitare lo scambio di idee ed esperienze".
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