La Fiera di Sant'Apollonia sinonimo di confronto, formazione e aggregazione
Celebrare la tradizione e la comunità, unendo il rispetto per le radici con uno sguardo sempre più proiettato verso il futuro
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di Sara Barbieri
"Sarà un weekend emozionante, all'insegna della tradizione, dell'innovazione e della passione per la filiera agricola, fiore all’occhiello del nostro territorio".
Le parole di Giovanni Sgroi, sindaco di Rivolta d'Adda, esprimono tutta l'emozione per l'imminente 197esima edizione della Fiera di Sant’Apollonia, che inizierà questa domenica.
"Un evento così radicato nella nostra tradizione che rappresenta un momento di condivisione, celebrazione e valorizzazione delle nostre radici culturali e della nostra comunità. Da sempre, questa fiera diventa il punto d'incontro per gli operatori del settore e di tutta la filiera".
La zootecnia "regina" della Fiera
La vera protagonista della manifestazione sarà infatti, come ogni anno, la zootecnia, un pilastro fondamentale dell’economia locale "con il 50% dei capi bovini dedicati alla produzione di latte e carne; non a caso il territorio cremasco è una delle aree a più alta capacità zootecnica dell’Italia e d’Europa".
Ma la Fiera di Sant’Apollonia non è solo una vetrina per la razza Frisona italiana.
"È anche un’occasione di aggiornamento e formazione per gli operatori del settore. Nelle due settimane precedenti alla fiera infatti sono stati svolti circa dieci convegni: questo perchè è ormai evidente che la nostra agricoltura e zootecnia sono sempre più pervase da tecnologie avanzate che permettono di raccogliere e analizzare dati per ottimizzare la gestione e garantire una maggiore sostenibilità, sia ambientale, con la minore produzione di gas serra, ammoniaca, metano, sia in termini di benessere animale e sostenibilità di tipo etico".
Spazio anche ad artigianato e industria
Oltre al settore agricolo e zootecnico, la fiera celebrerà anche l’artigianato e l'industria locale, "con la partecipazione di importanti aziende anche a livello internazionale come la Faster, leader mondiale negli innesti idraulici, e la Filmag, di prestigio nel mercato dei raccordi idraulici. Infine la fiera è un incredibile momento di aggregazione per famiglie e giovani: da oltre 200 anni si raccolgono circa 15mila persona".
"Così valorizziamo il nostro territorio"
Celebrare la tradizione e la comunità, unendo il rispetto per le radici con uno sguardo sempre più proiettato verso il futuro: questo l’obiettivo di Sant’Apollonia che infatti "non è solo un evento estemporaneo - conclude Sgroi - ma è un avvenimento di richiamo di tutto il circondario per far apprezzare le bellezze artistiche e naturali di questa area. La fiera fa parte di un progetto più ampio che questa Amministrazione porta avanti per valorizzare e attrarre visitatori nel nostro territorio, come dimostra la recente creazione del “Distretto cremasco del cibo”, che punta a promuovere i prodotti locali e le antiche tradizioni culinarie".
"C’è una grande soddisfazione organizzativa, perché è sempre più ampia la risposta positiva da parte del territorio alla partecipazione e al sostegno a quest’importante evento - ha detto la vicesindaco Marianna Patrini - Grazie a questo momento, tanto atteso durante l’anno, Rivolta e i rivoltani possono mostrarsi in tutto il loro splendore; mettere in mostra la propria vocazione, i tratti distintivi più qualificanti, per ricevere nel migliore dei modi l’avvenimento e renderlo ogni anno quanto più bello e più animato dell’edizione precedente".