Un tour con la Pro loco alla scoperta delle santelle di Treviglio

Un tour della santelle di Treviglio per onorare la figura di Sant’Anna. E’ l’iniziativa organizzata dalla Pro loco per celebrare, come da tradizione, il 26 luglio.

Tour delle santelle

Il programma prevedeva la messa in Santuario e, al termine della funzione religiosa, l'omaggio a tutte le donne presenti, con il fiore di Sant'Anna, consegnato sul sagrato. A seguire, il gruppo si è messo in marcia per il tour delle Santelle Mariane nel centro storico, guidato dal socio Pietro Villa, studioso di storia locale e in particolare di questi affreschi religiosi, espressione di una fede popolare, presenti nei vicoli del borgo, nei cortili o sotto i porticati delle cascine della campagna trevigliese.

"Diciassette sono state le Santelle che Villa ci ha fatto riscoprire, raccontandoci di ognuna, la sua storia - ha riferito il vicepresidente della Pro loco, Stefano Cerea - Tre di queste rappresentano Sant'Anna, e il caso vuole che si trovino tutte vicine tra loro. Una in cima alla via Roma, una nel “Cantù Culecc” e la terza in via dei Facchetti. Per l'occasione - ha sottolineato ancora Cerea - sono stati aperti anche cortili privati e quindi un ringraziamento va alla famiglia Formenti, alla famiglia Medici Bellini e alla parrocchia di San Martino".

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Le chicche del tour

Alcune di queste santelle, come è emerso durante il tour, necessiterebbero di un restauro, prima che l'affresco scompaia del tutto. Un esempio è il San Martino presente sul muro esterno della casa Longaretti, opera del celebre artista e concittadino Trento Longaretti. Altra "chicca2 del tour è stata la sinopia (un disegno preparatorio usato per la pittura a fresco e per il mosaico), sul muro di un’abitazione di piazza Manara che confina con la Basilica, oggi praticamente scomparsa. Sopra la sinopia compare una formella riportante le tre croci, che rappresentano le tre chiese di Pisgnano, Portoli e Cusarola (i tre insediamenti romani che diedero vita a Treviglio), anche logo della Pro Loco e riportata nel nuovo altare della Basilica di San Martino. La serata, per i partecipanti, si è infine conclusa con una cena all'interno dell'Orto Botanico di via Casnida, presso la Fondazione Portaluppi.

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