Salta (anche quest'anno) il pellegrinaggio a Caravaggio
E' il secondo anno di seguito che il coronavirus ostacola la processione
Il virus ferma la tradizione: anche quest’anno niente pellegrinaggio da Vailate a Caravaggio.
Il pellegrinaggio a Caravaggio
Il lunedì successivo alla Pasquetta è usanza fra i vailatesi riunirsi in processione per il Santuario di Santa Maria del Fonte a Caravaggio. Peccato che, come l’anno scorso, questa tradizione secolare sia stata messa in discussione dall’emergenza sanitaria, che ha nuovamente cancellato l’evento.
La processione coinvolge ogni anno centinaia di cremaschi ed è famosa per i figuranti in abiti tradizionali, gli stendardi e i tanti eventi che circondano l’iniziativa, a partire dai pranzi nei ristoranti caravaggini o il picnic sul prato del santuario, dove la Madonna, secondo la tradizione, il 26 maggio 1432 apparve a una giovane contadina.
Secondo rinvio consecutivo
Uniche consolazioni, se di questo si può parlare, sono il tempo uggioso e le precipitazioni di oggi, che avrebbero comunque messo i bastoni fra le ruote alla processione. In passato l'evento era stato rimandato, ma non è mai saltato del tutto.
Dove nemmeno la guerra era riuscita a interrompere la tradizione, per ben due edizioni di seguito ci ha messo lo zampino il coronavirus. L’anno scorso si era ipotizzato di posticipare l’evento in autunno, ma l’aumento dei contagi dopo l’estate ha impedito di concretizzare l’idea.
La funzione
Sì è comunque svolta a Caravaggio la funzione di affidamento della comunità alla Madonna, in presenza di pochi spettatori e una delegazione del Comune formata dal sindaco Paolo Palladini e l’assessore Cecilia Leoni. Il parroco don Natalino Tibaldini, che ha officiato la cerimonia, si è rivolto a tutti, credenti e non, spendendo parole di conforto per quanti non hanno potuto prendere parte alla cerimonia.
“Abbiamo celebrato ieri la Giornata della Misericordia e nessuno può essere escluso dalla misericordia di Dio - ha detto – Le sue porte rimangono sempre spalancate, come dice Papa Francesco. Quindi auguri a tutti di un buon pellegrinaggio. Anche chi è rimasto a casa, che possa fare il suo pellegrinaggio nel cuore e nel silenzio della propria casa. Poi un benvenuto al santuario a tutti coloro che possono accedervi”