Pandemia, a Treviglio un documentario sul dramma di Bergamo
Verrà proiettato "Le mura di Bergamo" di Stefano Savona. A seguire un dibattito con i medici del territorio.
Bergamo durante la pandemia: al cinema Anteo di Treviglio verrà proiettato un nuovo documentario seguito da un dibattito con i medici locali.
Pandemia
Giovedì 13 aprile 2023, alle 20.30, Anteo spazioCinema di Treviglio organizza una serata speciale durante la quale verrà proiettato "Le Mura di Bergamo", il nuovo documentario di Stefano Savona, regista già premiato a Cannes, che ripercorre l’esperienza della pandemia a Bergamo. Il documentario, prodotto, tra gli altri, da RaiCinema e presentato al Festival di Berlino, narra gli effetti improvvisi e tragici della pandemia, le strade deserte, i reparti di terapia intensiva al collasso e il personale che lavora senza sosta: la tragica realtà vissuta in prima persona dal territorio. La pellicola si sofferma soprattutto sul racconto del dopo pandemia, l’elaborazione collettiva di quell’incubo una volta che la città si è risvegliata. Il documentario è stato realizzato da Savona con un team di ex studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, diventando così una pratica di narrazione collettiva che, oltre a offrire uno sguardo pluralista sulle vicende presentate, consente un distacco antiretorico che mostra il rispetto della macchina da presa nei confronti dell’accaduto e di chi ha voluto lasciare la propria testimonianza.
Un dibattito con i medici
La proiezione sarà seguita da un dibattito organizzato dall’associazione culturale "#Faremeglio" che vedrà protagonisti, oltre al regista, anche alcuni medici del territorio che hanno affrontato la pandemia in prima linea: interverranno il dottor Massimo Borrelli, già Primario di Anestesia e Rianimazione all’Ospedale di Treviglio, e il dottor Giuseppe Geracitano, medico di base in città. Il dibattito sarà moderato dall’avvocato Laura Rossoni. “Abbiamo accolto con entusiasmo l’invito dell’Anteo a realizzare un momento di riflessione a latere della proiezione con la speranza di riuscire a mettere in luce il filo che lega la narrazione del documentario alla nostra comunità e alle difficoltà del sistema sanitario locale - ha spiegato Rossoni - infatti, non è solo la popolazione a portare le cicatrici della pandemia, ma anche le molte figure professionali che hanno dato un contributo eccezionale nei giorni dell’emergenza a partire da medici, infermieri e operatori socio sanitari. Figure che oggi si trovano a lavorare in un sistema sanitario che non ha risolto le criticità emerse nella pandemia e non rende giustizia agli sforzi realizzati negli scorsi mesi”.
Un momento di rielaborazione condivisa
Il film sulla pandemia verrà introdotto da Stefano Rozzoni. “La partecipazione alla serata possiede un valore simbolico non indifferente - ha sottolineato quest'ultimo - la comunità che si ritrova insieme in sala, fisicamente e senza restrizioni, rappresenta un momento di rielaborazione condivisa di un lutto collettivo, quasi catartico: ma a differenza del teatro dell’antichità, la tragedia lascia il posto, in questo caso, a una narrazione affermativa e proattiva grazie a storie di rinascita capaci di impattare positivamente sia sulle vite dei singoli cittadini che sul sistema sanitario locale”. Per l’occasione è previsto un prezzo d’ingresso speciale a 6,50 euro. È consigliata la prenotazione sul sito del cinema Anteo.