Sono arrivati da ogni Regione d’Italia e anche dall’estero. Perlopiù giovanissimi, con al seguito mamma e papà. E per tre giorni hanno trasformato la Fiera di Treviglio nel regno degli appassionati del Cubo di Rubik, il mitico rompicapo inventato nel 1974 dall’ungherese Erno Rubik.
Cubo di Rubik
Un passatempo, il Cubo di Rubik, che ha incredibilmente resistito all’avvento dei videogiochi e di Internet. Anzi, il web ne ha fatto la fortuna, con pagine social e pagine tematiche che ne hanno addirittura accresciuto la fama. Prova ne sono i tanti ragazzini, molti di nemmeno 12 anni, che da sabato 6 a lunedì 8 dicembre 2025 hanno preso parte alle finali del Campionato Italiano 2025. Da notare che il record mondiale di velocità, è proprio il caso di dirlo, è nelle mani di un bambino di 8 anni: il cinese Xuanyi Geng, che pochi mesi fa ci ha messo 3,05 secondi per risolvere il Cubo di Rubik, un tempo che ha dell’incredibile.
Valerio Locatelli si riconferma campione
A Treviglio non si è visto nulla del genere, ma è stato comunque impressionante vedere con quale celerità si muovevano le mani dei concorrenti in gara nel risolvere il Cubo di Rubik. Che avevano tutti un unico obiettivo: far cadere dal trono Valerio Locatelli, 18enne romano che da quattro anni è il leader indiscusso nel Cubo classico (3X3). Con un record personale di 4,26 secondi, Locatelli è 14esimo nel ranking europeo e 63esimo in quello mondiale. Inoltre, è anche il migliore a livello nazionale nella risoluzione del Cubo 3X3 con una sola mano, con il record personale di 7,86 secondi. E alla fine il 18 enne romano, che è stato accolto come una star dal pubblico e a fine manifestazione ha dovuto firmare decine di autografi, si è riconfermato di gran lunga il migliore per la quinta volta consecutiva. Un risultato strabiliante se si pensa che ha iniziato a giocare solo sette anni fa.
Uno degli atleti in gara
In gara anche un trevigliese
Tra gli “atleti” in gara c’era anche un trevigliese, il 24enne Carlo Galimberti, che gareggiava nella specialità “3X3 blind”, ovvero bendato. Essendo di casa ha anche dato supporto nell’organizzazione dell’evento.
“Ho imparato a giocare con il Cubo di Rubik durante il lockdown per la pandemia da Covid – ha raccontato – e nel 2021 ho cominciato a fare le gare. Ne faccio 6 o 7 all’anno. Mi ha fatto molto piacere che la finale nazionale si sia tenuta nella mia città, soprattutto perché è venuta tanta gente. E sono ancora più soddisfatto perché proprio a Treviglio ho battuto il mio record personale di 1 minuto e 36 secondi”.
Carlo Galimberti (a sinistra) con Valerio Locatelli
La soddisfazione del presidente di TreviglioFiera
La finale del campionato italiano del Cubo di Rubik è evento che è piaciuto molto e che potrebbe avere un seguito in futuro.
“E’ andata molto bene – ha commentato il presidente di TreviglioFiera, Alberto Capitanio – Sono venute tantissime persone, favorite anche dalla posizione centrale di Treviglio in Lombardia e dalla facilità con cui si raggiunge la Fiera, a due passi dalla stazione Centrale e vicina al casello dell’autostrada. Ci sono state oltre 500 persone, la maggior parte delle quali alloggiate in strutture ricettive della Pianura bergamasca, quindi un buon indotto anche per il territorio”.