Ciclabili, niente fondi dalla Regione. Ma Pianura da scoprire non si arrende
In corso d’opera lo studio di fattibilità per partecipare a nuovi bandi e finanziamenti a partire dal 2022.
Percorsi ciclopedonali territoriali: «Pianura da Scoprire» non molla nonostante il mancato finanziamento tramite il bando «Io viaggio in Lombardia». In corso d’opera lo studio di fattibilità per partecipare a nuovi bandi e finanziamenti a partire dal 2022.
Si riparte da Brignano e Spirano
L’ente di promozione territoriale, che già un anno e mezzo fa aveva cercato di ottenere i finanziamenti necessari alla realizzazione dei 14 itinerari cicloturistici pensati sul territorio delle tre province e dei 52 Comuni che lo compongono, non intende arrendersi nonostante la mancata aggiudicazione dei fondi del bando “Io viaggio in Lombardia”. Proprio nei giorni scorsi, infatti, alcune delle Amministrazioni comunali facenti parte di Pianura da Scoprire hanno dato approvazione al protocollo d’intesa per i percorsi cicloturistici in questione. "Un primo passo per far sì che gli stessi Comuni arrivino poi ad approvare lo studio di fattibilità che realizzeremo per partecipare a nuovi bandi prossimamente" ha spiegato il presidente dell’associazione Raffaele Moriggi. "Dei 14 itinerari da noi pensati, siamo partiti da un paio di questi, tra cui l’itinerario quattro". Si tratta del percorso "I castelli della Bassa bergamasca", che da Romano porta a Cologno passando da Brignano e Spirano.
Si procede per singoli percorsi
"Una volta che tutti i Comuni avranno approvato i protocolli d’intesa e lo studio di fattibilità dei singoli itinerari, provvederemo a organizzare conferenze stampa ad hoc per ciascun percorso e a presentare le guide che avevamo realizzato a suo tempo per ciascun tracciato cicloturistico territoriale" ha concluso l’ex sindaco di Pagazzano, che ha ricordato anche come tra i primi Comuni ad aver approvato nei giorni scorsi i protocolli d’intesa ci siano proprio i Comuni di Brignano e Spirano, cui non resta ora che visionare con Pianura da Scoprire lo studio di fattibilità e sperare che questa volta l’ente riesca a ricevere i finanziamenti richiesti.