A Covo rinasce la "Sagra del raviolo"
Dopo un anno di pausa, torna a Covo uno degli appuntamenti più attesi e amati: la 37esima edizione della Sagra del Raviolo Nostrano
Giornate Fai e Sagra del Raviolo: un fine settimana alla scoperta del territorio e dei prodotti De.Co. di Covo.
Giornate Fai
Sabato e domenica il Gruppo FAI della Bassa Bergamasca ha scelto Covo per aprire luoghi solitamente inaccessibili al pubblico: visite improntate alla scoperta dei numerosi edifici di culto nonché della tradizione contadina lombarda animeranno le vie del paese.
Per immergersi appieno nella storia rurale di Covo i curiosi avventori potranno innanzitutto visitare il Mulino Fuori Porta Mattina, con la ruota ad acqua per la macina risalente al 1411, e la vicina Casa del Contadino. Solo in occasione delle giornate FAI sarà infatti possibile vedere la ruota in funzione e godere delle visite guidate a cura della Pro Loco di Covo e dei Volontari FAI. Presso il portico della Casa del Contadino sarà attivato un Laboratorio per bambini «Dalla terra al piatto attraverso l’acqua», un vero e proprio viaggio dal seme al frutto in cui verranno chiamati a raccolta tutti i sensi dei bambini, attraverso profumi e racconti sino alla realizzazione di un mulino e alla produzione di pasta. I genitori presenzieranno al laboratorio con due avvertenze: iscriversi attraverso un link che rimanderà alla mail del gruppo FAI della Bassa Bergamasca e portarsi una maglietta di ricambio per i bambini.
Durante i percorsi dedicati alle chiese si potranno scoprire le curiosità legate alla costruzione della chiesa parrocchiale, dedicata ai Santi Giacomo e Filippo Apostoli, risalente alla fine del XVIII secolo e interessata da numerosi interventi successivi che l’hanno portata allo stato attuale, l’ultimo dei quali risalente agli anni ‘30 del secolo scorso. Attraversando la Sagrestia si potrà accedere al vicino Oratorio dei Disciplini del Rosario, tra le più antiche chiese di Covo dove vengono custoditi i Labari decorati a mano su entrambe le facce dalle donne del paese ed utilizzati per le diverse processioni: affascinante il racconto del loro diverso significato. Di particolare importanza, poi, sarà l’apertura della Cappelletta della Beata Vergine di Loreto, secondo alcune fonti intitolata anche a Santa Lucia: l’edificio seicentesco partecipa al XII Censimento dei Luoghi del Cuore FAI 2024, al fine di ottenere finanziamenti per un restauro conservativo, per la salvaguardia degli affreschi all’interno, fortemente ammalorati, per la valorizzazione di questo piccolo scrigno fortemente radicato nella religiosità del paese come fonte d’acqua, ora purtroppo asciutta a cui attingere per benedire gli occhi dei bambini. Gli altri due luoghi visitabili saranno la Cascina Cavallina e il Palazzo Tirloni Moriggia.
La sagra del raviolo
Dopo un anno di pausa, torna a Covo uno degli appuntamenti più attesi e amati: la 37esima edizione della Sagra del Raviolo Nostrano. L’evento partirà stasera, venerdì e continuerà fino a domenica, all’Oratorio San Tarcisio, è organizzato grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Andrea Capelletti e dall'assessore alla Cultura, Turismo ed Eventi Alberto Gatti, e le associazioni di volontariato locali, tra cui la Pro loco, il Gruppo Alpini e la Juventina Covo. Il ritorno della Sagra è il risultato di un grande lavoro di squadra, che ha coinvolto numerosi volontari e cittadini desiderosi di mantenere viva una tradizione che affonda le sue radici nella storia di Covo.
La Sagra del Raviolo Nostrano, nata nel 1986 per iniziativa della Cooperativa XXV Aprile, è un omaggio all’eccellenza gastronomica locale: il raviolo nostrano, un piatto che le massaie covesi preparano da generazioni seguendo una ricetta antica. Nonostante la chiusura della Cooperativa nel 2023, l’evento ripartirà il secondo weekend di ottobre per continuare ad essere un simbolo di aggregazione e cultura per la comunità covese. Ogni anno, la sagra diventa l’occasione per celebrare il raviolo fatto a mano, con la sua sottile sfoglia e il ripieno dal sapore unico, che richiama le origini contadine del paese.
«La manifestazione, oltre a rappresentare un’occasione per gustare piatti tipici della tradizione locale, tra cui anche la nuova De.Co. della Büdelina de Còf, offrirà anche momenti di intrattenimento con la decima edizione del Medioevo Covese e le visite al borgo ed ai suoi murales, coinvolgendo persone di tutte le età - ha detto l’assessore Gatti - La storia della sagra si intreccia con quella delle tradizioni agricole locali, quando la festa del raviolo segnava la fine della stagione nei campi. Durante i giorni della sagra, gli abitanti di Covo e i visitatori avranno l'opportunità di vivere un'esperienza autentica, riscoprendo i sapori del passato e la genuina ospitalità del paese».
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