Dopo una settimana di stop assoluto sui campi di pallavolo si potrà tornare a giocare, ma a porte chiuse. Lo ha comunicato la Fipav (Federazione italiana pallavolo) alla luce del decreto, emanato ieri domenica 1 marzo, dal Presidente del Consiglio di Ministri riguardo all’emergenza Coronavirus. Resta da capire, però, quali match verranno disputati, un’incognita non da poco per il campionato.
Pallavolo, si torna a giocare ma a porte chiuse
La Federazione Italiana Pallavolo, in riferimento alla situazione dell’infezione da Coronavirus, nel prendere atto del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 marzo 2020 che determina le ulteriori misure per il contenimento del contagio da COVID-19, prevede il proseguo dell’attività sportiva secondo le seguenti indicazioni a far data dal 2 marzo 2020 e fino al giorno 8 marzo 2020 e salvo diverse e/o ulteriori disposizioni delle Autorità competenti:
- Sospensione totale dell’attività agonistico-sportiva nei comuni della “zona rossa” (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini, Vo’)
- Ripresa dell’attività agonistico-sportiva con la limitazione dello svolgimento a “porte chiuse” di tutti i campionati di ogni livello (Nazionali, Regionali, Territoriali) e delle attività di allenamento nelle Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e nelle Province di Pesaro Urbino e Savona.
- Divieto di trasferta dei tifosi residenti nelle regioni di Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e nelle province di Pesaro e Urbino e Savona per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province. La stessa limitazione riguarderà alcuni comuni della Provincia di Benevento (San Lupo, San Lorenzo Maggiore, Castelvenere, Telese, San Salvatore Telesino e Guardia Sanframondi) in virtù di apposite ordinanze comunali valide fino al 7 marzo 2020
- Ripresa regolare dell’attività agonistico-sportiva e di tutti i campionati di ogni livello (Nazionali, Regionali, Territoriali) e delle attività di allenamento senza limitazione alcuna, per tutte le altre regioni italiane non direttamente interessate dal decreto del 1 marzo 2020 e da altre ordinanze locali con misure restrittive.
“La FIPAV, rimane in costante contatto con gli organismi e le istituzioni sportive e intergovernative in attesa di ulteriori sviluppi ed indicazioni circa lo svolgimento dell’attività sul territorio italiano”, ha fatto sapere la Federazione in una nota.