Arcene

Maku da record, tre podi e il sogno di Parigi 2024

L’avvocato 28enne di origini senegalesi dell’«Omero Bg», che si allena da sempre con l’«Atletica Estrada di Treviglio e Caravaggio» fa sognare

Maku da record, tre podi e il sogno di Parigi 2024
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L'arcenese Makhoudia Mbengue domina ai Campionati italiani indoor di Atletica paralimpica e sogna Parigi 2024.

Maku da record porta in alto l'atletica arcenese

Lo scorso 26 e 27 gennaio, ad Ancona, l’avvocato 28enne di origini senegalesi dell’«Omero Bg», che si allena da sempre con l’«Atletica Estrada di Treviglio e Caravaggio», è salito per ben tre volte sul podio della categoria T12, quella riservata agli ipovedenti, conquistando un argento nei 60 metri e due ori nei 200 metri e nei 400 metri. Ma le medaglie non sono state l’unico traguardo per Maku, come preferiscono chiamarlo i suoi compagni di avventura. Nei 200 metri, infatti, il 28enne che di giorno lavora alla Bocconi di Milano si è imposto a tal punto da stabilire il nuovo record italiano: con un tempo di 24”24, Mbengue è riuscito ad abbassare di un secondo il precedente primato, migliorando anche il suo personale outdoor.

"Il record è stato davvero inaspettato e ne è conseguita un’euforia incredibile – ha raccontato entusiasta l’atleta – Ero davvero incontenibile, sono esploso letteralmente di gioia al termine della gara. Prima di questo weekend di gare, c’era un’aspettativa di stabilire un record, ma sui 60 metri, distanza su cui alla fine ho preso soltanto l’argento pur correndo sotto il precedente record, perché il primo classificato ha fatto meglio di me conquistando l’oro per cinque centesimi. Però è stato meglio così, perché questo mancato primo posto ha fatto crescere in me una voglia di riscatto. Il giorno stesso infatti, ho corso i 400 metri, che erano il mio vero obiettivo a questi campionati indoor, e ho preso l’oro. Il giorno dopo invece, sui 200 metri, dove non partivo neanche da favorito, abbiamo fatto una gara spettacolare strappando oro e record. Non posso quindi che ringraziare il mio coach Paolo Brambilla, perché è merito suo se sono arrivato a questi livelli, e tutto il gruppo dell’Atletica Estrada".

Obiettivo: i Giochi paralimpici di Parigi

Ed è proprio all’«Atletica Estrada» che Maku si precipita ogni sera al termine della giornata lavorativa.

"Non mi piace definire sacrifici i miei allenamenti perché sono un'attività che svolgo davvero con tanta passione - ha continuato - Non mi pesano mai, anche se mi alleno per cinque volte alla settimana, dal lunedì al venerdì, dopo aver staccato dalla Bocconi. All’università lavoro dalle 7.30 alle 15.30, mentre gli allenamenti al campo iniziano alle 17.30. Ritorno a casa soltanto attorno alle 20 e chiaramente ci arrivo molto stanco, ma ne vale veramente la pena".

Specie quando i Giochi paralimpici di Parigi sono alle porte e le speranze di parteciparvi iniziano ad accendersi.

"Ora per me l’obiettivo primario è la riconferma come campione italiano sui 400 metri, dove già detengo il titolo – ha raccontato ancora Mbengue – Poi magari si potrebbero fare ulteriori progressi sui 200 metri, visto che la stagione è partita molto bene, per usare un eufemismo. Riguardo alle Paralimpiadi, il tempo minimo per la qualificazione alla competizione ce l’ho, ma prima bisogna guadagnarsi la convocazione da parte della Nazionale. La Federazione infatti, vuole portare con sé a Parigi atleti che le garantiscano non solo la partecipazione alla rassegna olimpica, ma anche la qualificazione alle varie finali. Ci proveremo chiaramente, ma sappiamo già che sarà molto difficile. Per ora pensiamo ad abbassare ulteriormente i nostri tempi sui 400 metri, sin dalla prima occasione utile, che sarà a fine marzo con il Grand Prix internazionale di Jesolo. Lì vedremo quali saranno i miglioramenti e se saranno tali abbastanza da poterci guadagnare la convocazione".

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