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L'impresa di Paolo Bosco, 300 chilometri a piedi nel Circolo Polare Artico

Il farese ha coperto i 300 km in 4 giorni 16 ore e 50 minuti, dietro all’altro italiano Alberto Micheli.

L'impresa di Paolo Bosco, 300 chilometri a piedi nel Circolo Polare Artico
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"Tutto quello che ho vissuto, quello che ho visto come i paesaggi, l’aurora boreale e tanto altro, supera tutto, basta e avanza,. La classifica non l’ho mai guardata, non ho partecipato per quell’obiettivo".

Parole e musica di Paolo Bosco, il trentottenne farese che ama mettersi in gioco nelle super sfide. Dopo la "Swiss Peaks Trail" (360 km con 25.500 metri di dislivello), l’atleta dei Podisti Faresi ha appena messo alle spalle un’altra incredibile impresa/avventura. Dal 12 febbraio ha partecipato alla "Rovaniemi 150", gara di 300 km nel Circolo Polare Artico nella foresta intorno alla città principale della Lapponia finlandese. Dei 19 partenti al traguardo finale sono arrivati solo due concorrenti: Bosco che ha coperto i 300 km in 4 giorni 16 ore e 50 minuti, dietro all’altro italiano Alberto Micheli, primo classificato. Il resto dei partecipanti si è ritirato strada facendo. Lo stesso farese ci spiega la difficilissima competizione.

Trecento chilometri nel Circolo polare artico

"Si va in completa autonomia, nei waypoint obbligatori non c’era alcun tipo di assistenza, quindi ci si arrangiava da soli. Ci sono tre modi per partecipare, io ho scelto di fare la gara a piedi trainando la slitta nella quale metti di tutto: sacco a pelo, i cibi liofilizzati e disidratati, l’abbigliamento di cambio, i guanti e tutto il resto. La temperatura costante per tutti i giorni è stata tra i 20 e 25 gradi sotto zero, una notte ha nevicato".

Paolo Bosco Fara
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Paolo Bosco Fara
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Paolo Bosco Fara
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L'impresa di Paolo Bosco

Davvero un’impresa al limite delle possibilità...

"Sì, è stata molto difficile, e alla fine 17 su 19 partenti sono saltati strada facendo. Per riuscire a completare i 300 km ho cercato di non fermarmi mai di notte per evitare il freddo, quando c’era il sole di giorno facevo brevi soste per recuperare e ripartire: ho dormito in tutto solo meno di 7 ore nel sacco a pelo. Avevo già provato questa gara tre anni fa e mi ero fermato dopo 150 km, fisicamente potevo farcela, non ero invece pronto di testa per poter arrivare fino in fondo. Stavolta sentivo di potercela fare".

Obiettivo centrato dunque per il farese Paolo Bosco che così commenta.

"Una bella soddisfazione, il mio obiettivo era di arrivare al traguardo senza problemi e ci sono riuscito. Essere uno dei due soli concorrenti a concludere la prova mi fa sicuramente piacere, ma ripeto tutto quello che ho vissuto vale molto di più. Devo ringraziare Marcello, Ferramiglio, Federica Talenti, mio suocero i vari sponsor che mi hanno dato la possibilità di vivere questa avventura e in particolare Faraglia l’azienda che produce caffè di alta qualità".

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