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L’Atalanta nella storia, la Dea conquista l’Europa League: festa anche nella Bassa

I nerazzurri dominano la finale e mettono in bacheca il primo trofeo internazionale. Caroselli sulla cironvallazione interna di Treviglio

L’Atalanta nella storia, la Dea conquista l’Europa League: festa anche nella Bassa

Un trionfo incredibile quello dei nerazzurri contro la corazzata Bayern Leverkusen, imbattuto da 51 partite ma crollato sotto i colpi della Dea, che ha messo a segno una fantastica tripletta con il nigeriano Ademola Lookman, primo giocatore africano a segnarla in una competizione europea.  L’Europa League si colora dei colori dell’Atalanta ed è festa anche a Treviglio e nella Bassa, questa sera: sulla circonvallazione interna si è scatenato il carosello, e un centinaio di tifosi sono scesi in strada con bandiere e sciarpe per festeggiare.

Una partita perfetta: Europa League bergamasca

Sempre all’attacco, ritmi forsennati che nel primo tempo hanno subito steso i tedeschi, con un perentorio 2-0 che ha scatenato i novemila tifosi arrivati da Bergamo e da tutta la provincia a Dublino. Dopo la delusione di una settimana fa, per la sconfitta con la Juventus a Roma nella finale di Coppa Italia, la Dea è risorta e ha dominato letteralmente la gara. Il terzo goal nel secondo tempo ha chiuso definitivamente la partita e portato in Italia la prima Europa League.

Il primo trofeo per il mister Gasperini

“Bisogna dare merito ai giocatori, straordinari e meravigliosi, ci era rimasta indigesta la finale di Roma, avevamo la sensazione di non aver giocato al meglio delle nostre possibilità – ha detto a caldo ai microfoni della Rai l’allenatore che da otto anni siede sulla panchina della Dea, Gian Piero Gasperini – mi hanno dato la possibilità di lavorare sempre con grandissima fiducia, siamo cresciuti nel tempo e sono felice per questi ragazzi. Lo spirito dei tifosi, di questa gente, sono alla base di tutto. Questo è un titolo straordinario perché ottenuto senza avere grandissimi debiti. Dedico la vittoria alla città di Bergamo, che è straordinaria, alla famiglia Percassi e all’Italia che ci ha sostenuto”.

E ora c’è chi vuole il Gasp a vita sulla panchina dell’Atalanta a vita ma lui glissa, si vedrà.

La festa anche Treviglio

Dal triplice fischio, anche nella Bassa sono cominciati i festeggiamenti, a partire da Caravaggio – dov’era stato installato un maxi schermo per assistere alla partita – ma anche a Treviglio. La circonvallazione interna si è in pochi minuti riempita di auto in carosello, con bandiere e maglie nerazzurre che hanno animato per un’ora circa il centro a suon di clacson. Ma è a Bergamo, ovviamente, che è scoppiata la vera festa, raccontata in diretta dai colleghi di PrimaBergamo.