La Cappuccinese scrive la storia dello sport romanese
Da outsider a regina del girone: la squadra dilettantistica di Romano ha trionfato nel campionato CSI Bergamo, Dilettanti a 11 – Girone D.

Da outsider a regina del girone: la squadra dilettantistica di Romano ha trionfato nel campionato CSI Bergamo, Dilettanti a 11 – Girone D.
Un sogno nato tra amicizia e quartiere
Il trionfo della Cappuccinese, squadra di calcio dilettantistica di Romano che sabato ha vinto il campionato provinciale, non è solo il successo sportivo di un gruppo. È il risultato di una storia costruita nel tempo, nata dalla passione, dall’amicizia e da un fortissimo legame con il quartiere dei Cappuccini. Il gruppo affonda le radici in un passato di partite tra amici, risate, cadute e rinascite, fino a diventare una realtà solida. Partita quattro anni fa come una delle squadre più deboli della provincia, la Cappuccinese oggi è la vincitrice del campionato CSI Bergamo, Dilettanti a 11 – Girone D. Un cammino che ha avuto come forza trainante la coesione, l’identità e la voglia di dare qualcosa in più per la propria comunità.
Il girone del riscatto: una stagione da record
Non tutto è stato semplice. La stagione era iniziata in salita: solo 4 punti nelle prime tre giornate e la sensazione, da parte di molti, che il gruppo fosse già spacciato. Ma nessuno ha mollato. Anzi, è lì che è nato il vero spirito della Cappuccinese. Con un girone di ritorno straordinario, la squadra ha saputo ribaltare tutto, vincendo tutte le partite tranne due pareggi. Un’impresa da record che ha permesso ai ragazzi di Romano di mettere le mani su un titolo che profuma di storia.
“Se l’anno scorso abbiamo fatto la storia, quest’anno volevamo entrare nella leggenda. E ci siamo riusciti!- ha detto il mister Cristian Cucchi - Una stagione da incorniciare, non solo per i risultati, ma per il senso di appartenenza che ha unito giocatori di diverse età, dai nati nel 1986 fino al 2003, sotto un’unica maglia".

Appartenenza, orgoglio e futuro
La Cappuccinese non è solo una squadra. È un’idea. È un simbolo di aggregazione, orgoglio e crescita per Romano di Lombardia. Dietro ogni allenamento e ogni partita, c’è il lavoro di chi ha creduto in un progetto capace di unire e valorizzare. Nonostante le difficoltà logistiche dei campi e le situazioni precarie affrontate negli anni, la squadra ha costruito qualcosa che va oltre il calcio.
“Il meglio deve ancora venire - conclude Cucchi, guardando già avanti con nuovi progetti e nuove idee - L’obiettivo è continuare a coinvolgere il quartiere, i giovani e chiunque voglia far parte di questa straordinaria avventura sportiva e umana".