Basket A2

Gruppo Mascio, raduno a ranghi ridotti ma con molto entusiasmo

Le parole del presidente Stefano Mascio, di coach Alex Finelli, del capitano Brian Sacchetti e dei nuovi Federico Miaschi e Tommaso Guariglia. Assenti giustificati gli americani Pacher e Harris e Bruno Cerella.

Gruppo Mascio, raduno a ranghi ridotti ma con molto entusiasmo
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Il Gruppo Mascio Blu Basket 1971 Treviglio si è radunato stamattina, venerdì 18 agosto, al PalaFacchetti di Treviglio per dare avvio alla stagione sportiva 2023/2024. Un ritrovo a ranghi ridotti, viste le assenze degli americani AJ Pacher e Terrell Harris e dell'italoargentino Bruno Cerella, ma con molto entusiasmo e tanti tifosi a "bagnare" il primo giorno di coach Alessandro Finelli e della squadra.

Il primo giorno in casa Gruppo Mascio Treviglio

Si è aperta con il raduno al PalaFacchetti questa mattina la stagione 2023/2024 del Gruppo Mascio Treviglio. Giocatori, staff e dirigenti hanno incontrato la stampa e un nutrito gruppo di tifosi nella prima giornata di lavoro e per fare un punto di quanto accaduto sul mercato estivo. Assenti giustificati tre giocatori del roster biancoblu: l'ultimo arrivato, in ordine cronologico, la guardia americana Terrell Harris è ancora in attesa del passaporto per trasvolare l'oceano e unirsi al gruppo in Italia, mentre il connazionale AJ Pacher ha ritardato il suo arrivo in città per una lieta notizia: il 16 agosto è diventato padre di Amara Jade (le migliori felicitazioni a tutta la famiglia Pacher!). Il maltempo in Argentina, invece, ha tenuto a terra l'aereo che avrebbe dovuto riportare in Italia Bruno Cerella. Così, insieme al presidente Stefano Mascio e a coach Alessandro Finelli, a presentarsi a stampa e tifosi c'erano tutti gli italiani, i giocatori confermati come i nuovi arrivati in casa Gruppo Mascio. Oggi, nel pomeriggio, i primi test atletici e da domani al lavoro con lo staff tecnico prima della partenza, lunedì 21 agosto, alla volta di Schilpario dove per una settimana la squadra resterà in ritiro e disputerà il primo test amichevole.

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Le parole del presidente e del coach biancoblu

Ad aprire la conferenza stampa del raduno è stato il patron Stefano Mascio, presidente e main sponsor della Blu Basket 1971 Treviglio.

Inizia oggi una nuova avventura e sono certo sarà entusiasmante - ha sottolineato il presidente -. Siamo coscienti che sarà un anno più difficile dello scorso, più duro, ma di certo sarà ancora più entusiasmante. Sono contento del lavoro che è stato fatto in estate e felice della squadra che abbiamo costruito insieme a Luca (il direttore sportivo Infante, ndr) e Alessandro (Finelli, ndr).

Proprio coach Alex Finelli ha raccontato come la società si sia mossa nel costruire il roster per la stagione 2023/2024 del Gruppo Mascio Treviglio.

Innanzitutto congratulazioni a AJ Pacher che è diventato papà. E' stata un'estate produttiva, grazie a Stefano Mascio e alla sua famiglia perché hanno dato continuità al progetto. Abbiamo cercato di mantenere il più possibile il gruppo della scorsa stagione perché lo spirito che c'era nella squadra ci è piaciuto. Chi è rimasto potrà contribuire a far crescere questo gruppo e la pallacanestro a Treviglio. Lo zoccolo duro è formato da capitan Brian Sacchetti, dai playmaker Luca Vitali e Marco Giuri, oggi è assente Bruno Cerella per un ritardo nel volo aereo: questi quattro atleti rappresentano la continuità. Poi abbiamo cercato giocatori italiani in crescita, ambiziosi, con fortissime motivazioni e sono arrivati Tommaso Guariglia, che con Torino ha dimostrato il suo valore, Federico Miaschi, dopo una eccellente stagione a Piacenza, Matteo Pollone e Simone Barbante, che seppure ancora giovani sono già stati protagonisti di campionati importanti. Gli americani: Harris è un giocatore completo, che sa fare tutto nel suo ruolo, AJ lo conoscete già a Treviglio. Entrambi ci possono portare tante piccole cose che serviranno a far crescere la squadra. In questo precampionato vogliamo costruire una chimica relazionale, prima ancora che tecnica, nel gruppo che ci servirà a gestire sia i momenti negativi che quelli positivi che ci saranno nell'arco della stagione.

Rispondendo alle domande dei giornalisti e del pubblico, coach Finelli ha spiegato come è cambiato il Gruppo Mascio dalla stagione scorsa al gruppo di giocatori che si sono radunati oggi.

Il cambiamento dal punto di vista tecnico è che la squadra avrà una maggiore pericolosità nel pacchetto lunghi, con i giocatori negli spot di "4" e "5", quindi Brian, AJ, Barbante e Guariglia. Sono tutti elementi con punti nelle mani e la capacità di giocare dentro l'area come di tirare da fuori. La squadra è così più equilibrata rispetto alla scorsa stagione.

Parola a capitan Sacchetti, a Miaschi e a al pivot Guariglia

Per la ventunesima stagione nella sua lunga e brillante carriera Brian Sacchetti ha iniziato una nuova avventura sportiva, per il terzo anno consecutivo con la canotta della Blu Basket 1971 e i gradi di capitano.

Le sensazioni sono ottime, sono molto buone, anche per il fatto che rivedo dei ragazzi con cui ho giocato e ho avuto il piacere di conoscere non solo dal punto di vista tecnico e tattico, ma anche dal punto di vista umano - ha spiegato la 37enne ala di Moncalieri -. Con questi nuovi innesti, che non sono "nuovi" perché sia con "Guaro" (Guariglia, ndr) che ha giocato con me e Luca che con Fede che ha fatto parte dell'ambiente di Treviglio prima, penso che la parola gruppo sia la parola d'ordine per questo inizio di stagione. Poi, le parole sono fini a se stesse, ma credo che sia meglio partire con un gruppo solido. I ragazzi sono tutti disponibili, ragazzi molto umili, che hanno voglia di fare bene e penso che non avremo problemi di integrazione. Noi più esperti, dal nostro canto, cercheremo di aiutarli a entrare nella mentalità di Treviglio, che è una mentalità molto familiare, che può essere una parte fondamentale per il nostro percorso. Il campionato in generale, come diceva il coach, si è livellato verso l'alto, vuoi per le sei retrocessioni, vuoi perché sono retrocesse dalla A due realtà che hanno fatto investimenti importanti (Verona e Trieste, ndr). Noi non possiamo nasconderci nel girone Verde, servirà da subito creare un ambiente concentrato a puntare sui nostri obiettivi; Cantù è sempre una squadra da temere e poi c'è la mina vagante che è esplosa in questa estate che è Trapani e sarà probabilmente la squadra da battere.

Federico Miaschi, 23 anni, da Genova, è un giocatore che i tifosi di Treviglio hanno già potuto ammirare sul parquet nella stagione 2021/2022, prima che passasse all'Ucc Assigeco Piacenza sempre in A2. Ed ora il ritorno in biancoblu.

Tornare è stata una emozione fortissima, anche perché conosco bene l'ambiente, i soci, il presidente e un po' tutti quelli che lavorano fuori dal campo. Conosco elementi con cui ho giocato a Biella come Pollone e Barbante che mi ritrovo qua a Treviglio, poi soprattutto Brian che ritrovo da capitano e penso sia una figura che ci dovrebbe essere in tutte le squadre: è stato uno dei primi che ho sentito quest'estate, dopo il coach e il direttore sportivo. E' davvero una emozione bellissima essere qui e non vedo l'ora di fare la prima partita con la maglia di Treviglio. In questa A2 ci sono delle squadre, almeno sulla carta, ottime e si prospetta un campionato livellato verso l'alto come non è mai stato nei cinque anni in cui ci ho giocato. Una cosa che non mi ha fatto avere dubbi al momento della firma per Treviglio è come è stata costruita la squadra perché ho davvero stima di tutti i miei compagni, seppur non conoscendoli ancora tutti di persona e non aver mai condiviso il campo con loro, credo sia una squadra che trainata dai veterani con tanta esperienza insieme a noi giovani con voglia di emergere abbia un mix perfetto per far bene. E noi speriamo proprio di farlo.

Con un canestro a fil di sirena in gara-5 di semifinale a Torino ha spento gli entusiasmi dei tifosi del Gruppo Mascio, tanto che la dirigenza biancoblu nel costruire il reparto lunghi non ha avuto dubbi e ha puntato su Tommaso Guariglia, 26 anni, nativo di Salerno.

Con Treviglio c'è sempre stato un rapporto importante, non solo lo scorso anno, ma tutte le volte che sono venuto qui da avversario sono sempre state battaglie, in un ambiente fantastico, in una città che segue la sua squadra e questo è un "plus" perché quando arrivi in un posto che apprezza quello che la squadra fa, in giro per l'Italia con la scritta Treviglio a rappresentare qualcosa di importante, e questo è stato un punto importante che mi ha fatto pensare di venir qui. Le offerte non sono state poche, non lo nego, però Treviglio mi ha convinto per il progetto, per l'ambiente per il presidente, Brian, Luca, che sono compagni e amici da tanto ed è un piacere essere tornato con loro. Il progetto è importante, io anche in passato ho avuto la possibilità di andare in A più volte, però la serie A la voglio conquistare sul campo e a Treviglio vedo la possibilità di fare questo passo. Sul campionato è chiaro che la volontà di portare la A2 a 20 squadre fa innalzare il livello, sei retrocessioni non sono poche e ci sono tante squadre che si sono ben attrezzate. Ma come abbiamo visto anche lo scorso anno le cose dette su carta lasciano il tempo che trovano, io sono arrivato in finale con Torino e in finale è arrivata Pistoia che all'inizio forse non erano tra le favorite. Strutturalmente ci sono società importanti come Trieste, ma anche Trapani ha costruito una grande squadra. Lato nostro vedo Cantù che per il terzo anno di fila proverà a fare il salto, noi possiamo dire la nostra perché rispetto allo scorso anno, mi permetto di dirlo, abbiamo il giusto mix di esperienza, di freschezza, di ambizione, di voglia: quindi anche noi, secondo me, possiamo dire la nostra nel nostro girone.

 

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