Cala la serranda sulla Serie B femminile della Visconti Brignano
A pesare la mancanza di copertura economica per affrontare campionati di un certo livello che, anno dopo anno, costano sempre di più.

Serranda abbassata sulla formazione di Serie B femminile della Visconti Brignano. Le bassaiole (dal campionato 2020/21 nella importante categoria dove hanno ottenuto più che significativi risultati) non si iscriveranno al campionato 2025/26. I problemi sono purtroppo i soliti che angosciano tutti, in modo particolare il mondo dello sport: la mancanza di copertura economica per affrontare campionati di un certo livello che, anno dopo anno, costano sempre di più.
Niente Serie B per le viscontine
La presidente della Visconti Brignano, Paola Coita, conferma le voci e illustra la situazione.
"Il consiglio direttivo, purtroppo, ha deciso a malincuore di uscire dal campionato di B femminile. Il motivo è la gestione dei costi che è diventata troppo pesante a fronte di sponsor che diminuiscono e quindi mancano le risorse economiche. Abbiamo dovuto fare questa scelta e ci dispiace, ma era inevitabile. Personalmente ci soffro soprattutto per le ragazze che sono sempre state molto unite e anche nell’ultimo campionato hanno dato tutto e di più arrivando fino ai playoff dopo un inizio di stagione difficoltoso. Come in altre stagioni sono andate sempre oltre le aspettative iniziali e questo ci ha reso sempre soddisfatti, orgogliosi e felici, nonostante le difficoltà che ci sono sempre state".
E il problema era anche nell'allestire un roster all’altezza della situazione.
"Non abbiamo ragazze che vivono nella Bassa o dintorni, c’è chi arriva da lontano dal milanese o dalla Brianza - spiega la presidente -, e quindi fare tanti chilometri per allenamenti e partite, abbinate al fatto che lavorano, diventa sempre più difficile da gestire. Anche nell’ultimo campionato a turno mancava qualcuna alla partita proprio per motivi di lavoro. Spiace per le ragazze, alcune potrebbero andare all’Ororosa (formazione bergamasca di Torre Boldone in Serie C, ndr). Noi come Brignano nel settore giovanile abbiamo delle ragazze ma sono ancora un po’ troppo “acerbe” per un campionato del livello attuale di Serie B. Con i numeri che abbiamo oltre al campionato di Promozione femminile, vorremmo allestire almeno due formazioni giovanili".
Quale sarà il futuro del direttivo?

Paola Coita, brignanese, è al terzo anno di presidenza del sodalizio che vanta ben 240 tesserati, di cui circa 70 ragazze. A fine estate ci sarà il rinnovo del consiglio direttivo e la nomina del nuovo presidente. Si ricandida al ruolo di numero uno o no?
"Ero già nel consiglio direttivo, ma da fuori non si capisce l’impegno e la responsabilità che ci vuole per il ruolo di presidente. Quest’anno abbiamo affrontato 19 campionati, c’è la gestione delle partite, dei calendari, gli spostamenti, le comunicazioni con le altre società, i tesseramenti e via discorrendo. Per fortuna abbiamo Matteo Boschi, storico dirigente indispensabile, che è il trait d'union tra la società e i vari allenatori. La cosa più impegnativa è proprio sentire la responsabilità in prima persona, avere sotto controllo tutte le situazioni. Arrivare per tempo e capire quando c’è un intoppo, e poi risolverlo, non è semplice. I miei impegni lavorativi in questi anni sono aumentati, ho sfruttato lo smart working durante la pandemia e quindi ero praticamente sempre operativa sul posto. Adesso mi auguro nuovi ingressi nel direttivo e magari anche il rinnovo della carica di presidente, la novità ritengo sia sempre importante per dare nuovi impulsi e stimoli".
E se nessuno si candida?
"Vorrà dire che andrò avanti...".