Basket in quarantena: "Ripartire, se possibile, per tenere vivo il movimento"
Quali scenari per la pallacanestro, a tutti i livelli, in Italia? Ecco cosa ne pensa il coach della Bcc Treviglio Adriano Vertemati.
Il basket in quarantena in tutta Italia si interroga se e quando l'attività agonistica potrà mai ripartire. Dalla serie A ai campionati giovanili l'incertezza è tanta e non si vede una via d'uscita al tunnel dell'emergenza sanitaria. Ne abbiamo parlato con il coach della Bcc Treviglio Adriano Vertemati, che ha espresso il suo punto di vista sulla A2 e non solo.
Basket in quarantena, le parole di Vertemati
Quale futuro per i campionati di basket, ferme ormai da un mese tutte le competizioni per via dell’emergenza Coronavirus? Difficile dirlo. "Spero che si ricominci a giocare, ma non ho elementi per dirlo, ad oggi", è chiaro l'allenatore della Bcc Blu Basket Treviglio raggiunto al telefono nella sua casa di Traona, in Valtellina. "E’ giusto in questo momento rispettare le regole che ci vengono date - prosegue Vertemati -. Sappiamo che dobbiamo stare in casa, evitare gli assembramenti... Da parte nostra non possiamo, ovviamente, fare quello che per noi è un lavoro".
Gli scenari per il futuro
Le leghe e la Federazione italiana pallacanestro sono in stretto contatto per provare a portare a termine la stagione corrente. In un quadro di assoluta incertezza circa il prossimo sviluppo dei contagi da Covid-19 in tutta Italia e non solo, c’è qualche società che ha ventilato anche l’ipotesi di "congelare" la stagione 2019/2020, senza assegnare né promozioni né retrocessioni, e pensare a programmare la stagione prossima. Una soluzione che non piace, però, a coach Vertemati.
"Annullare la stagione? A livello sportivo bisognerà valutare se e come riprendere una volta che, sia chiaro, ci sarà la certezza che la situazione sanitaria sia pienamente risolta. Se qualche società, invece, pensa di chiudere qui per avere così la scusa di non rispettare gli impegni presi... non mi sembra sia il giusto modo di ragionare per il bene del nostro sport. Ripartire, se sarà possibile, servirà a tenere vivo il movimento della pallacanestro in Italia, soprattutto tra i più giovani, per la valenza sociale che lo sport e la pratica sportiva hanno. Per le società professionistiche e dilettantistiche che disputano i campionati nazionali, invece, una ripartenza aiuterà a tenere vicino spettatori, sponsor e tutti coloro che gravitano attorno al movimento della nostra pallacanestro".
Allenamenti fermi ci si tiene in forma a casa
Lontano dai parquet delle palestre, senza allenamenti e partite, anche la Bcc Treviglio si è organizzata per non perdere il lavoro si qui svolto. "A parte capitan Davide Reati, che abita non distante da Treviglio, e i due americani, il resto dei nostri giocatori è a Treviglio - spiega il coach milanese -. Sono a casa e seguono ciascuno un programma individuale, stilato dal nostro preparatore atletico Sebastian Guzzetti, per cercare di mantenersi in forma fisica. Naturalmente lavorando da soli e nel rispetto delle disposizioni emanate dalle autorità nazionali per il contrasto all’epidemia da Coronavirus. Niente lavoro tecnico e tattico, inutile visto che non ci sono impegni agonistici... e poi i fondamentali non ce li si dimentica".
Impegni internazionali a forte rischio
Lo stop alle competizioni oltre all’Italia ha coinvolto diverse nazioni europee e anche il basket americano (dall’Nba al campionato universitario Ncaa), mettendo in grossa crisi anche la programmazione delle Nazionali azzurre. Coach Adriano Vertemati è stato chiamato a guidare l’Under 20 azzurra in vista dei Campionati europei di quest’estate. "Non ho avuto comunicazioni dalla Federazione in merito, ma temo che gli appuntamenti internazionali giovanili verranno annullati - conclude l'allenatore -. Anche perché se attualmente in Italia stiamo vivendo l’emergenza Coronavirus è probabile che in altri paesi l’epidemia arrivi più avanti nel tempo". Compromettendo tutto.