Alice Roglio "pesca" la medaglia d'oro con la Nazionale
La 34enne, che sin da bambina maneggiava amo e lenza con il padre, ha coronato un sogno insieme alle sue compagne

Nel 2023 si era laureata vicecampionessa del mondo con la Nazionale italiana di pesca e dopo un 2024 avaro di soddisfazioni per Alice Roglio, 34enne di Caravaggio, è arrivato l'agognato oro.
Alice Roglio campionessa mondiale di pesca a squadre
Una vera impresa quella che le ragazze della Nazionale di pesca hanno realizzato sabato 23 e domenica 24 agosto, davanti al pubblico di casa, gareggiando al Canale di bonifica San Siro Mantova. Le cinque atlete convocate (una di riserva) hanno infatti conquistato una splendida medaglia d'oro che l'Italia non vinceva da anni, piazzandosi davanti a Belgio e Ungheria. Tra loro, determinata a farcela, c'era anche la caravaggina Roglio, vicecampionessa italiana in carica, che da bambina si è appassionata ad ami e lenze seguendo il papà Claudio lungo i nostri fiumi e non solo ne ha fatto il suo sport ma anche un lavoro, infatti è impiegata come commessa nel negozio di articoli per la pesca di Canonica "Adda Pesca". Ora è salita sul tetto del mondo e ha realizzato un sogno. Ottimo anche il risultato a livello individuale: 15esima su 69 atlete.
L'intervista
E' stata una gara difficile?
"Erano 13 i Paesi partecipanti, pesca a 11.5 metri con roubasienne e, dopo una settimana di prove, il primo giorno di gara ci ha viste terze nella classifica generale e il secondo vincere con un punto di differenza su chi stava dietro. Il canale è un corso d'acqua che mette molte Nazionali nelle condizioni di poter vincere quindi è stato ancora più difficile per noi guadagnare questo titolo".
Qual è stato il vostro "bottino"?
"In acqua erano presenti diverse specie di pesci, in prevalenza carpe, carassi Breme, pesci gatto. Sabato abbiamo preso 20 pesci per 4.900 gr, domenica 44 per 5.300 gr".
Come vi siete allenate per arrivare al meglio?
"Essendo la gara in Italia erano circa due mesi che tutti i fine settimana andavo a 'provare'. Poi ho passato un'intera settimana insieme alla squadra e ai capitani. Sveglia alle 6, arrivo sul campo alle 7 e pesca fino alle 18, preparando lenze, ami e tutto il necessario. La sera un briefing per la giornata successiva fino alle 23 . Quindi abbiamo dormito poco e lavorato molto".
Qual è il segreto per controllare la tensione?
"A questo ci pensa il mio allenatore, Teodoro Maurizio, che mi ricorda che solo la tranquillità aiuta a dare il meglio e trasmettere nella canna sensazioni positive".
Avete fatto qualche rito scaramantico?
"Ho coinvolto la squadra nel lancio comune di una moneta nel canale, come si fa davanti alla fontana di Trevi, e poi tutte abbiamo espresso il desiderio che tutti possono immaginare... Ed è stato esaudito!".
Il pubblico vi ha aiutato?
"Sì, ognuna di noi aveva amici, parenti e conoscenti venuti a sostenerci e c'erano anche pescatori curiosi di vedere una gara di questo livello".
Cosa si prova ad essere campionesse del mondo?
"L'emozione che ho sentito è un vero mix indescrivibile... Il coronamento di un sogno che ripaga i sacrifici di anni. E forse non ho ancora realizzato a pieno l'impresa che abbiamo fatto. A fine gara sono scoppiata in un pianto liberatorio da tutta la tensione accumulata".
Vuole ringraziare qualcuno?
"Un grazie va all'allenatore, ai familiari e agli amici per il prezioso supporto ma anche allo sponsor che ci ha sostenuto, la Bcc Caravaggio e Cremasco".


Roglio con i genitori

Roglio con i genitori
