L'intervento

Vaccini Covid, la Cgil: "Ora la priorità siano le scuole"

Per il sindacato è urgente cominciare a vaccinare il personale delle scuole che resteranno aperte anche in zona arancione.

Vaccini Covid,  la Cgil: "Ora la priorità siano le scuole"
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Torna a crescere la preoccupazione del personale della scuola di fronte al nuovo aumento dei contagi: ne parla oggi Elena Bernardini, segretaria generale della FLC-CGIL di Bergamo, dal particolare punto di osservazione che il sindacato ha su lavoratori e dinamiche degli istituti scolastici.

La Cgil Bergamo: "Chi lavora nelle scuole non si è mai fermato".

La preoccupazione è per gli insegnanti e il personale non didattico delle scuole dell'infanzia, delle primarie e delle medie, che resteranno aperte alle lezioni in presenza anche nella zona arancione che scatterà, di nuovo, lunedì.

QUI la situazione delle classi in quarantena in provincia di Bergamo, aggiornata alla settimana appena trascorsa.

“Chi lavora nelle scuole dei più piccoli non si è mai fermato da settembre, è da sempre stato esposto e oggi lo è ancora di più, essendo a contatto diretto con bambini che nelle scuole dell'infanzia non possono indossare le mascherine - spiega Bernardini - Dunque bisogna accelerare i tempi di avvio delle vaccinazioni di insegnanti e personale scolastico, come previsto nel Piano Strategico Nazionale del 2 gennaio.  Altre Regioni, come la Toscana, hanno iniziato da oltre una settimana: perché in Lombardia siamo ancora in attesa? Ieri sera sembra che la nostra Regione abbia disposto di acquisire gli elenchi della formazione professionale, ma siamo ancora alle operazioni preliminari”.

"Si rincorrono i dati"

“Apprendiamo che si sta programmando di vaccinare la popolazione di alcuni Comuni dove il contagio è più alto e dove sono state chiuse le scuole. Ma si considera la mobilità quotidiana fra paesi vicini di lavoratori e studenti? E come escludere o includere questo o quel Comune, in un territorio dove i centri abitati si snodano senza soluzione di continuità? Sembra che si rincorrano i dati dei contagi, che però evolvono rapidamente come rapidamente sembra cambiare l'ordine delle priorità. Tutti invocano più certezze, ma sono troppi i livelli istituzionali in cui si prendono decisioni”.

La FLC-CGIL rilancia la “richiesta di rendere prioritaria la vaccinazione del personale della scuola, a partire da quello della scuola dell’infanzia, come prima categoria a rischio da vaccinare nella fase 2 del Piano” e fa proprio il messaggio lanciato da Education International (la federazione internazionale composta da 400 sindacati dell’istruzione di più di 170 paesi, che rappresenta 30 milioni di insegnanti e lavoratori della scuola e dell’università) insieme all'UNESCO che chiede "ai governi e alla comunità internazionale di considerare gli insegnanti e il personale scolastico come un gruppo prioritario negli sforzi di vaccinazione" perché “le scuole sono insostituibili. Riaprire scuole e istituti di istruzione in modo sicuro e tenerli aperti è un imperativo".

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