Pubblicato:
Treviglio
Le scuole superiori di Treviglio incontrano il professor Federico Faggin
L'inventore del microchip ha tenuto una conferenza nel Palazzetto di via Zanovello davanti 600 ragazzi
Seicento giovani del quinto anno delle scuole superiori di Treviglio (Archimede, Cantoni, Oberdan, Polo Formativo Angeli e Facchetti, Salesiani Don Bosco, Weil, Zenale Butinone) sono stati ospitati giovedì 17 ottobre 2024 nel Palazzetto Zanovello per la conferenza con un ospite d’eccezione: il professor Federico Faggin, fisico, inventore, scrittore.
L'evento con il prof Faggin
L’evento è stato promosso da Familyper (capofila del progetto per il bando regionale sui Centri per la Famiglia) con Ats Bergamo, Consultori Agape e Asst Bergamo Ovest, Risorsa Sociale, MatExplora, Fondazione Portaluppi, Comune di Treviglio con il Garante infanzia-adolescenza e il Tavolo adolescenti. Presenti alla conferenza anche rappresentanti dell’Ufficio Cultura del Comune e il Vicesindaco. Federico Faggin, insignito da numerose onorificenze dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente degli Usa Barack Obama, vive nella Silicon Valley, ma torna spesso in Italia e nella sua Vicenza; ha scritto molte pubblicazioni e libri, tiene conferenze per ricercatori e universitari, ma anche per studenti e per chi muove i primi passi nella fisica classica e nella fisica quantistica.
L'inventore del microchip
Una mattinata intensa per gli studenti che hanno ascoltato per un’ora la lectio di Federico Faggin che ha narrato la sua esperienza di vita invitando ragazzi e ragazze ad essere curiosi, appassionati perché anche da una vita “normale” possono nascere sorprese se si sa studiare, informarsi, ma soprattutto se si sa guardare dentro di sé, scoprendo le dimensioni di intelligenza e umanità che superano ogni algoritmo e numero. Proprio il professore, inventore del microchip su cui si basano la moderna tecnologia e l’intelligenza artificiale, ha messo in guardia le nuove generazioni da un uso acritico dei nuovi mezzi, da uno scientismo che dice che si è solo materia in un rapporto deterministico e di competizione. Ma l’uomo, come dice il professore, può migliorare e sopravvivere solo con la collaborazione. La fisica classica - come ha sottolineato Faggin - ignora la coscienza e il libero arbitrio, qualità solo umane, non presenti nelle macchine. Per lo scientismo, il libero arbitrio non esiste, poiché la coscienza sarebbe frutto solo di un epifenomeno del funzionamento cerebrale. Invece l’uomo ha una capacità di agire eticamente, ha in sé una vita spirituale non riducibile a un algoritmo. Questi gli inviti che il professore ha rivolto ai ragazzi, esortandoli ad “ascoltare il fotone di luce della nostra coscienza, un dovere e il motivo per cui siamo qui, per vivere un mondo migliore”.
Le domande degli studenti
Al termine della conferenza, una lunga fila di domande da parte dei ragazzi che Federico Faggin ha accolto con grande disponibilità. Domande che hanno dato il polso dell’interesse di questi giovani sui temi della vita, della tecnologia, dell’etica. E’ stata una mattinata di grande impatto per i docenti accompagnatori e per i ragazzi stessi, stupiti di fronte alla genialità di un uomo che sa darsi a tutti con generosa semplicità. La passione dimostrata da gran parte degli studenti presenti è stata commovente. Un grazie sentito va al Centro Salesiano cittadino, per l’ospitalità data ai giovani delle scuole della città, una fetta di società che ricerca, ascolta, riflette, giovani costruttori di ponti tra scienza e umanità, come il prof Faggin ci indica.
Articolo di Maria Nicoletta Sudati
Vuoi restare sempre aggiornato?
"𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮 𝗧𝗿𝗲𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼" è ora anche un canale 𝗪𝗵𝗮𝘁𝘀𝗔𝗽𝗽
In un solo posto, troverai tutte le notizie più importanti della giornata dal tuo territorio, 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝘂𝗼𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗻𝗼𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲, dalla sezione "Aggiornamenti" di WhatsApp.
𝗖𝗹𝗶𝗰𝗰𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗮𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗮𝗧𝗿𝗲𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼!
https://whatsapp.com/channel/
