La scuola ai tempi dei nonni - Giornalista in erba
La quarta puntata della rubrica a cura dei ragazzi della 3B della scuola primaria De Amicis di Treviglio
«Giornalista in erba» è una rubrica interamente a cura degli studenti della classe 3B della scuola primaria «De Amicis» di Treviglio. Mensilmente, durante l’anno scolastico 2022-2023, gli intraprendenti alunni e le loro maestre Wilma, Giovanna ed Enza hanno visitato la redazione del Giornale di Treviglio - PrimaTreviglio.it, parlato con i nostri giornalisti e poi curato, a scuola, servizi e articoli sulla nostra città. Il GdT, con stupefatta ammirazione, li ha pubblicati tutti esattamente come sono arrivati in redazione. Oggi, al termine del percorso, l'esperienza della 3B è diventata anche un podcast.
Giornalista in erba/4 - La scuola ai tempi dei nonni
Abbiamo svolto un'indagine e ricercato nel sito dell'Istat quanti sono gli abitanti di Treviglio. Poi abbiamo applicato dei filtri per scoprire quanti sono i cittadini con 70 anni e più e quanti sono invece i preadolescenti dai 5 ai 14 anni. Questi i risultati della nostra indagine: circa 30.500 gli abitanti di Treviglio (dati aggiornati a gennaio 2022), circa 6.000 le persone con 70 e più anni circa 3.000 i preadolescenti.
Gli anziani sono il doppio dei preadolescenti a Treviglio
Dalle statistiche dell'indagine ISTAT emerge che la popolazione di cittadini anziani di Treviglio è circa il doppio rispetto alla popolazione dei preadolescenti. Questi dati mettono in evidenza la necessità di prestare maggiore attenzione alle esigenze e alle problematiche degli anziani, considerando che la popolazione invecchia sempre di più. Inoltre bisognerebbe riflettere sul perché in Treviglio ci sono sempre meno nascite in modo da sviluppare politiche e servizi pubblici mirati a recuperare questo divario.
Il giorno 15 marzo sono venuti a scuola alcuni dei nostri nonni per raccontarci della loro infanzia. Abbiamo raggruppato le nostre domande in cinque grandi argomenti: la scuola, i giochi, la casa, la famiglia e il cibo. Le generazioni di nonni e bambini di oggi hanno vissuto in epoche diverse, con esperienze e contesti molto dissimili. Ciò ha inevitabilmente portato ad una serie di differenze.
La scuola ai tempi dei nonni
A scuola c’erano orari , materie, organizzazione difformi perché il modo di vivere era diverso, C’era più rispetto verso gli insegnanti e una maggiore severità da parte loro, ma i bambini erano uguali, c’erano i monelli e gli scolari diligenti. C’erano bambini che adoravano leggere o che non amavano la matematica, ma anche a loro piaceva l’intervallo! Abbiamo visto la pagella di un nonno con i voti di tre trimestri. Nei giochi i bambini di una volta erano più liberi di noi, giocavano nei prati, nei cortili, nei vicoli del centro; maschi contro o con le femmine.Si sporcavano di terra e di erba, discutevano animatamente tra di loro, ma risolvevano i litigi senza far intervenire gli adulti per evitare di essere sgridati. I giochi più comuni erano quelli con la palla, come calcio, palla prigioniera o palla contro il muro, cavallo matto, nascondino, acchiapparello, lippa, quattro cantoni, salto con la corda e biglie.
I nonni da piccoli erano molto creativi e si divertivano con il poco che possedevano, perché sono cresciuti in un'epoca in cui l'accesso ai giochi e ai giocattoli era limitato, e spesso dovevano usare la propria immaginazione per creare i propri giochi.
In casa non c’erano la televisione, il telefono, gli elettrodomestici, il frigorifero e neppure la lavatrice. Ognuno doveva collaborare nelle faccende domestiche ed anche loro, bambini, dovevano svolgere degli incarichi. Andavano anche a fare la spesa nel negozio vicino che vendeva prodotti sfusi , avvolti nella carta.
I ruoli di genere erano molto rigidi, con la donna che si occupava principalmente delle faccende domestiche. I bambini di oggi, al contrario, vivono in case più grandi e tecnologicamente avanzate, dove i ruoli di genere sono meno rigidi e le responsabilità domestiche sono distribuite in modo più equo tra i membri della famiglia. Mangiavano quello che c’era, non si lamentavano, non sprecavano il cibo, erano davvero “green” e mettevano in pratica l’economia circolare, praticando il riciclo, il riuso e il risparmio. I bambini di oggi, invece, hanno accesso ad una varietà di cibi provenienti da tutto il mondo, grazie alla globalizzazione dei mercati. Abbiamo imparato dai nonni che non bisogna fare i capricci per avere il cibo che ci piace, ma bisogna accettare quello che ci preparano anche per la nostra salute.
Le famiglie anche allora erano piene d’amore e i genitore facevano di tutto per i loro figli. I nonni ci hanno detto che oggi noi bambini abbiamo tutto, forse anche troppo.. e ci hanno fatto capire che la felicità e l’affetto si possono trovare solo accanto ai nostri familiari e amici.
Un'opportunità di arricchimento
Abbiamo compreso che le differenze tra anziani e giovani non sono necessariamente un punto di contrasto, ma rappresentano invece un'opportunità di arricchimento reciproco. Le diverse visioni del mondo e degli stili di vita possono coesistere e interagire, portando ad una maggiore comprensione e apprezzamento delle differenze.
Siamo riconoscenti ai nostri nonni per aver condiviso con noi i ricordi della loro infanzia.
Classe 3B - Scuola primaria «De Amicis» - Treviglio