Martinengo

Gli alunni della "Sacra Famiglia" celebrano la santa fondatrice Paola Elisabetta Cerioli

Giovedì 23 gennaio la chiesa parrocchiale ha ospitato la grande festa a cui hanno presenziato il sindaco e le Forze dell'ordine

Gli alunni della "Sacra Famiglia" celebrano la santa fondatrice Paola Elisabetta Cerioli
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La comunità educativa della "Sacra Famiglia" di Martinengo in festa per la fondatrice santa Paola Elisabetta Cerioli.

La "Sacra Famiglia" celebra la sua fondatrice

Come ogni anno, la comunità educativa della "Sacra Famiglia" - composta da asilo nido, scuola dell'infanzia, elementari e medie - giovedì 23 gennaio ha celebrato un evento che va ben oltre il semplice ricordo della santa fondatrice della scuola e ispiratrice di tante opere educative.

"E' stata un’occasione per riflettere sui valori che ci uniscono e per rinnovare il nostro impegno verso un mondo più fraterno - ha affermato la comunità educante - Quest’anno la celebrazione ha assunto un significato ancora più profondo, inserendosi nel contesto del Giubileo 2025, un tempo di rinnovamento spirituale e comunitario che invita ciascuno di noi a vivere con maggiore intensità i valori di speranza, fede e carità. Il tema centrale dell’evento, 'Possiamo sperare in un mondo più fraterno?', si sposa perfettamente con lo spirito giubilare, che ci chiama a riflettere sul nostro ruolo di costruttori di pace e solidarietà".

Una riflessione guidata dall’esempio di santa Paola Elisabetta, descritta come una vera e propria “pellegrina di speranza”, una donna che ha dedicato la sua vita alla ricerca instancabile dell’amore di Dio e alla costruzione di relazioni autentiche e solidali.

"Il messaggio rivolto a genitori, insegnanti ed educatori è chiaro - ha aggiunto - lasciarsi ispirare dall’esempio della Cerioli per trovare nuove motivazioni nel proprio ruolo educativo e nella quotidianità. La sua vita, segnata da profonde perdite, si è trasformata in una testimonianza di come il dolore possa diventare fonte di rinascita e speranza".

Una giornata di festa

La giornata è stata inaugurata dalla messa, che si è tenuta nella chiesa parrocchiale alle 10, con la partecipazione di tutti i bambini e ragazzi della scuola accompagnati dai loro insegnanti, educatori e padri della congregazione, dai preti della parrocchia, dal sindaco Pasquale Busetti e dalle Forze dell'ordine. Durante la celebrazione, un momento suggestivo e simbolico ha catturato l’attenzione: la narrazione sulla rinascita della fondatrice attraverso un racconto animato da bambini e ragazzi della scuola. Questa rappresentazione ha utilizzato il simbolo del palloncino per rappresentare il vuoto che la santa ha saputo trasformare in una nuova vita.

"In un crescendo di emozioni, i palloncini gonfiati dai bambini delle diverse classi, dal più piccolo al più grande, hanno rappresentato la crescita della speranza e dell’amore che la santa ha saputo trasmettere - ha spiegato ancora la comunità educante - Il coinvolgimento di tutti è poi culminato quando sono stati scoperti quattro palloni più grandi rappresentanti l'Europa, il Mozambico e il Brasile, dove il 'soffio' della nostra fondatrice è arrivato, e il Giubileo, come simbolo universale di fratellanza e riconciliazione".

Il Superiore Generale della comunità padre Gianmarco Paris ha voluto lasciare un segno tangibile del suo messaggio, consegnando una lettera a tutti gli alunni, in cui è contenuto un invito a “guardare al futuro con fiducia”, portando avanti l’eredità di santa Paola Elisabetta. La giornata si è quindi conclusa con i bambini e i ragazzi che hanno appeso i loro pensieri, desideri e preghiere sui grandi palloni disposti nella navata centrale della chiesa.

"Ogni biglietto rappresenta un impegno concreto a soffiare vita, speranza e gioia nel mondo - ha precisato - un atto che si inserisce nel contesto giubilare come simbolo di rinnovamento personale e comunitario. Durante la celebrazione era presente una narratrice che, con un’intensa riflessione finale, ha ricordato a tutti che la fondatrice non era una santa quando iniziò il suo cammino, ma un essere umano, come ciascuno di noi, che ha scelto di amare e di donare ciò che aveva, trasformando la sua sofferenza in un’onda di speranza che ancora oggi raggiunge ogni angolo del mondo".

"E voi?” - ha chiesto con voce accorata la narratrice - “Quale soffio lascerete? Cosa siete pronti a riempire con la vostra vita? Non trattenete ciò che avete: soffiate, amate, e riempite il mondo di vita".

La festa è proseguita con un pomeriggio di esperienze divertenti: per alcune classi piscina, per altre cinema e per altre ancora uno spettacolo di sand art, sabbie luminose.

Martinengo Le scuole della Sacra Famiglia festeggiano la santa fondatrice Paolo Elisabetta Cerioli
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Sull'altare il sindaco Pasquale Busetti, il maresciallo dei carabinieri Giovanni Ranieri e il comandante della Polizia locale Antonello Pizzaballa

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Commenti
Alessandra Pontoglio

Bellissima iniziativa ricordare la santa e la sua vita, senza nulla togliere a cosa da la scuola....forse è il caso di pensare ai grossi problemi di viabilità causati da chi vi accede tutte le mattine. Ci sono code, infrazioni e tanto altro.....

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