Scuola

C'è un positivo in classe: cosa succede?

Dipende dal tipo di scuola, dallo stato vaccinale dei soggetti e dal numero di compagni contagiati. Ecco le regole per asili, elementari e medie.

C'è un positivo in classe: cosa succede?
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C'è un positivo in classe: cosa succede? Con l'impennata di casi dovuti alla variante Omicron sono giorni di lunghe code davanti alle farmacie, anche nella Bassa.  Moltissimi sono genitori che accompagnano i figli a fare il cosiddetto tampone "T0": l'antigenico prescritto da Ats, sulla base delle nuove indicazioni ministeriali, che devono effettuare tutti i compagni di classe entrati in contatto con uno studente delle scuole elementari risultato positivo al Covid.  Ma come funziona esattamente il sistema di "sorveglianza con testing"? Le regole - va detto: ancora con qualche zona grigia - dipendono dal tipo di scuola, dal numero di contagiati in classe  e anche, dalle medie in su,  dallo stato vaccinale del soggetto. Stato vaccinale che la scuola è autorizzata a conoscere, senza incorrere in violazioni della privacy. Ma andiamo con ordine.

Scuole dell'infanzia

Basta un contagiato

Nelle scuole dell'infanzia, anche con un solo caso confermato in classe l'attività didattica in presenza è sospesa per dieci giorni, nella sezione. E' disposta la quarantena per i compagni, della durata di dieci giorni, e occorre eseguire e presentare un test di uscita (anche antigenico) per rientrare. I test sono a carico del Sistema sanitario  azionale e si effettuano gratuitamente presso le farmacie, presentando il provvedimento di disposizione della quarantena di Ats.

Scuole primarie

Con un contagiato

L’attività prosegue in presenza ma è prevista per tutti i compagni la sorveglianza. Occorre eseguire un test antigenico rapido gratuito (detto T0) da effettuarsi il prima possibile, anche in questo caso nelle farmacie, senza spese. Con  tampone "T0" negativo  si può rientrare in classe. Altrimenti no, e occorre informare il medico di base e il dirigente di plesso. Occorre poi effettuare un secondo test cinque giorni dopo il primo (T5). Anche in questo caso, l'esito va comunicato alla scuola.

Con due contagi

Se anche uno solo dei "T0" è positivo, sale a due il numero di positivi in classe. L'attività scolastica è quindi sospesa per tutta la classe e si dispone la Didattica a distanza per dieci giorni. Al termine dei dieci giorni, con tampone antigenico negativo, si può rientrare in classe.

Scuole Medie

Con un contagio

L’attività degli altri studenti prosegue in presenza, con obbligo di indossare la mascherina FFO2 per dieci giorni. In questo caso si prescrive l'auto-sorveglianza per cinque giorni: non è necessario effettuare i test di controllo T0 e T5, ma ognuno deve controllare di non avere sintomi, e non presentarsi a scuola se ne sviluppa (come peraltro già prevista dalle regole generali in vigore).

Con due contagi

  1. Per gli altri alunni non vaccinati, o che abbiano concluso il primo ciclo di vaccinazione da più di 120 giorni senza aver effettuato il richiamo, o che siano guariti dal Covid da più di 120 giorni -  L'attività in presenza è sospesa: si va in DAD e in quarantena per dieci giorni. A termine, si effettua un tampone antigenico gratuito in farmacia, e con esito negativo si può tornare a scuola.
  2. Per gli altri  alunni che hanno concluso il primo ciclo di vaccinazione (prima e seconda dose) da meno di 120 giorni, o che sono guariti dal Covid da meno di 120 giorni, o che hanno avuto la terza dose -  L'attività prosegue in presenza  con l'obbligo di indossare la mascherina FFP2 per almeno dieci giorni. La misura sanitaria è, anche in questo caso, l'autosorveglianza (niente T0-T5). La scuola, in questo caso,  è abilitata a prendere coscienza dello stato vaccinale degli studenti.

Con tre contagi

Con tre contagi l'attività della classe  è sospesa: si va in DAD per 10 giorni. Ma NON è detto che gli studenti siano in quarantena: si applicano le direttive nazionali per i contatti ad alto rischio, che dipendono dallo stato vaccinale del soggetto.

Come l'hanno presa i presidi?

Nei giorni scorsi, molti di loro hanno firmato una petizione indirizzata al Miur per chiedere al governo di tornare sui propri passi e di rinviare la prima campanella, optando per la Didattica a distanza almeno per un paio di settimane. Tra questi,  ben 32 dirigenti scolastici della nostra zona. Dopo i primi giorni di scuola, però, sembra prevalere un cauto ottimismo. Abbiamo intervistato alcuni dirigenti delle scuole pubbliche della Bassa raccogliendo i loro pareri.

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