Viaggiare in sicurezza: consigli per chi trascorre molte ore alla guida

Viaggiare in sicurezza: consigli per chi trascorre molte ore alla guida

Restare al volante per tante ore di fila necessita di concentrazione, gestione della stanchezza, postura e pianificazione. Chi guida per lavoro o affronta lunghi spostamenti in autostrada sa che la differenza la fanno i dettagli: una sosta al momento giusto, un sedile regolato bene, una copertura assicurativa adeguata. L’obiettivo non è arrivare “prima”, ma arrivare “meglio”, lucidi, rilassati e in sicurezza. Come trasformare, quindi, un viaggio lungo in un percorso più sereno?

Documenti e coperture: partire tranquilli è fondamentale

Il primo elemento da considerare prima di mettersi in marcia è quello della copertura assicurativa. Ad esempio, se si sta valutando come procedere, è utile richiedere un preventivo per l’assicurazione auto con Telepass, che permette di valutare con calma le tutele più adatte a chi percorre molte ore di strada.

Tra i vantaggi da segnalare, ci sono uno sconto fino al 30% sulla polizza acquistando almeno una garanzia accessoria, la possibilità di pagare in 12 mesi senza costi extra (oppure in un’unica soluzione), 1 anno di assistenza stradale gratuita, sempre valida sulle due targhe associate al dispositivo Telepass, con soccorso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e assistenza clienti pronta a seguire chi guida in qualsiasi momento, prima e dopo l’acquisto.

Per chi deve compiere molti chilometri di strada, sapere di avere questa opportunità di sicurezza è determinante, perché toglie pensieri e lascia spazio alla guida. Oltre alla polizza, inoltre, conviene verificare che tutto sia in regola: revisione aggiornata, libretto e patente a portata di mano, eventuali permessi per ZTL.

Riconoscere in tempo la stanchezza

La stanchezza è subdola, ma manda dei segnali, come occhi pesanti, sbadigli ripetuti, difficoltà a mantenere la corsia. Chi guida a lungo deve programmare pause frequenti, senza aspettare di essere al limite. Basta effettuare una sosta breve, qualche passo per riattivare la circolazione, un po’ di acqua.

Il caffè aiuta? Sì, ma da solo non basta. Meglio abbinarlo a una piccola pausa vera. E se il sonno è evidente, è necessario fermarsi e dormire 15 o 20 minuti.

L’importanza della postura e dell’abitacolo

Ore alla guida si sentono sulla schiena e sul collo. Eppure, con qualche regolazione, la postura diventa sostenibile. Il sedile non deve essere troppo arretrato (le braccia devono restare leggermente flesse), l’appoggio lombare deve essere percepibile ma non invasivo, lo schienale dovrebbe essere sistemato per scaricare la zona cervicale. Il volante va regolato in modo da evitare polsi piegati e spalle in tensione.

Anche l’abitacolo è importante: la temperatura deve essere adeguata, i flussi d’aria non vanno diretti al viso, il rumore va contenuto. Inoltre, è importante mantenere pulito il parabrezza, fuori e dentro, per ridurre i riflessi e l’affaticamento.

Alimentazione e idratazione

Il pasto pesante è da evitare, meglio puntare su porzioni moderate e facili da digerire: cereali, proteine leggere, frutta secca in piccole quantità. L’idratazione, poi, è fondamentale: bere poca acqua spesso mantiene la mente reattiva, senza appesantire. Bisognerebbe evitare gli snack pieni di zuccheri, perché offrono picchi di energia seguiti da cali improvvisi. Meglio una strategia lenta e costante.

Tecnologia utile, ma senza distrazioni

La tecnologia può aiutare, ma deve essere usata bene. È utile aggiornare il navigatore prima di partire, bisogna usare i comandi vocali per le funzioni essenziali e predisporre un supporto per smartphone fissato in modo stabile. Le notifiche superflue andrebbero silenziate, perché una vibrazione può bastare a trattenere lo sguardo e a sottrarre concentrazione.

Se l’auto dispone di un sistema di mantenimento corsia e di frenata automatica, è un ottimo compagno di viaggio. Non sostituisce, ovviamente, chi guida, ma riduce il carico di lavoro in alcuni tratti. L’importante è conoscerne bene i limiti e non delegare ciò che richiede una decisione umana.