Quale sarà il futuro delle sigarette elettroniche usa e getta?

Sono sempre di più i Paesi che hanno scelto di proibire la vendita della sigaretta elettronica usa e getta o che comunque hanno intenzione di prendere questa decisione entro breve tempo. Proprio per questo motivo, per molti addetti ai lavori il futuro delle e-cig monouso pare essere già segnato. Ma è proprio così? I dati più recenti messi a disposizione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità dimostrano che un quinto del mercato del vaping è costituito proprio dalle e-cig usa e getta, dispositivi monouso che non necessitano di sostituzione della resistenza (https://www.svapoebastapro.com/214-head-coil-resistenze-cartucce-pod-ingrosso).
Vediamo, allora, che cosa potrebbe accadere nei prossimi anni.
Il boom delle sigarette elettroniche usa e getta
La quantità di sigarette elettroniche monouso diffuse al giorno d’oggi è di certo molto elevata, alla luce del fatto che il boom che le ha riguardata è avvenuto non più tardi di due anni fa: insomma, è decisamente recente. Da quel momento, però, si è verificata una polarizzazione all’interno dell’opinione pubblica, che ha visto schierati da una parte i salutisti e dall’altra parte gli ambientalisti. I primi ritengono che le monouso rappresentino uno strumento prezioso grazie a cui i fumatori possono essere aiutati nel processo di cessazione; i secondi, invece, spingono per proibire questi dispositivi, che possono costituire un danno per l’ambiente. In questo scenario, comunque, la classe politica – non solo in Italia ma anche a livello internazionale – sembra avere le idee molto chiare, e propensa a dare il la a una rivoluzione che può essere definita anche di carattere culturale.
Le decisioni della politica
È partito il conto alla rovescia che riguarda la direttiva europea destinata a mettere al bando i dispositivi elettronici privi di batterie sostituibili, fra i quali quasi tutti i modelli di smartphone che si trovano in vendita in questo momento. Nel frattempo diversi governi nazionali hanno scelto di percorrere la strada che condurrà a proibire in maniera definitiva il commercio di sigarette elettroniche monouso. Il primo provvedimento in tal senso è arrivato dai britannici. L’Inghilterra può essere considerata come un modello di riferimento sul piano sanitario; d’altro canto sta introducendo, dal punto di vista legislativo, alcuni vincoli che secondo gli addetti ai lavori rischiano di danneggiare tutto il settore del vaping. L’ormai ex premier Sunak pochi mesi fa si era espresso a tal proposito, facendo riferimento alla possibilità di proibire il commercio di e-cig monouso; e in seguito un provvedimento del genere è passato in Parlamento, ed è destinato a diventare operativo a partire dal prossimo anno. Sulla scia dell’Inghilterra si sono piazzati il Galles e la Scozia, che hanno reso noto che le sigarette elettroniche usa e getta saranno proibite dal 1° aprile del prossimo anno. Questa decisione è stata assunta alla luce degli esiti di una consultazione pubblica che è avvenuta nel Regno Unito e che si proponeva lo scopo di promuovere una generazione senza fumo.
La situazione negli altri Paesi europei
Che cosa sta succedendo, invece, negli altri Paesi europei? In Polonia i tempi sono decisamente veloci: qui il ministro della Sanità Leszczyna ha reso noto che entro breve saranno proibite le sigarette elettroniche monouso. Ciò rappresenterà un brutto colpo per il mercato, se si considera che in Polonia nel 2022 erano stati venduti circa 32 milioni esemplari, passati a 100 milioni lo scorso anno: qualcosa come 600 milioni di euro di valore di mercato. Anche la Francia ha previsto un giro di vite, con il divieto dei dispositivi monouso che diverrà ufficiale dal prossimo mese di settembre in virtù di un accordo che è stato raggiunto in Parlamento tra la maggioranza e l’opposizione: la decisione infatti è stata presa all’unanimità. Oltralpe, dunque, fra poche settimane sarà proibita la vendita dei device elettronici usa e getta del vaping; e lo stesso avverrà anche per la loro produzione e la loro fornitura gratuita, con sanzioni per i trasgressori che potranno raggiungere i 100mila euro. Ma non è tutto, perché sempre in Francia all’inizio del 2024 è entrata in vigore una tassa sui liquidi. Nel frattempo in tutta Europa sette associazioni che si occupano di risparmio energetico, di protezione ambientale e di gestione dei rifiuti hanno invitato la Commissione Europea a redigere una direttiva comunitaria che entro la fine di quest’anno proibisca nei Paesi membri le e-cig monouso.