Occhio all’implantologia low-cost
Il dentista informa: prestare attenzione agli specchietti per le allodole

Denti fissi in 24 ore e a prezzi stracciati: le offerte fioccano, ma attenzione agli specchietti per le allodole. L’implantologia oggi è molto in voga e occorre sapersi orientare per evitare brutte sorprese. Ne parliamo con il professor Fabio Colombelli, già docente di Parodontologia e Implantologia all’Università di Bologna, autore di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche e relatore in congressi nazionali e internazionali di implantologia.

Cos’è un impianto?
«L’impianto è una radice artificiale in titanio che sostituisce quella naturale con molteplici funzioni, fra le quali: sostituire il dente mancante senza ridurre i denti vicini, come avviene invece nella tecnica del ponte, oppure stabilizzare le protesi mobili fungendo da ancoraggio».
Quando è opportuno eseguire un impianto?
«La scelta richiede una valutazione clinica accurata e competente e dipende dal singolo caso».
Vi sono controindicazioni all’impianto dentale?
«Occorre tener conto delle condizioni di salute generali del paziente: in presenza di alcune patologie bisogna adottare particolari cautele nell’implantologia, per esempio in caso di diabete non compensato, di malattie autoimmuni, di disturbi della coagulazione o di uso di farmaci bifosfonati».
E’ una tecnica dolorosa per il paziente?
«Assolutamente no. Si esegue con anestesia locale e anche con sedazione cosciente, che ha un effetto rilassante per il paziente».
Quanto tempo richiede?
«Dipende dal singolo caso. La valutazione preliminare è determinante. Di fronte a deficit ossei o dei tessuti molli, come le mucose, è necessario prima rigenerare ciò che è mancante, dunque bisogna tener conto dei tempi di guarigione del paziente prima di procedere all’impianto. Soltanto in casi particolari è possibile impiantare un dente provvisorio in 72 ore».
Come orientarsi quindi di fronte alle molte proposte sul mercato che promettono impianti in un solo giorno?
«La serietà dell’offerta e la competenza dell’operatore sono determinanti. Meglio tener presente il curriculum e l’esperienza del professionista a cui ci si affida. Obiettivo dell’implantologia è una predicibilità a lungo termine e questa dipende strettamente da quanto più è accurato lo studio preliminare del caso. Oltre all’analisi anamnestica sono indispensabili la raccolta e l’analisi di una serie di dati tramite esami radiografici, come la Tac tridimensionale, l’analisi dei tessuti molli, l’analisi estetica tramite foto, l’analisi occlusale per valutare aspetti della masticazione, l’analisi funzionale dell’articolazione temporo mandibolare e l’attività muscolare. Sulla base di queste analisi è poi possibile sviluppare una pre visualizzazione sia dell’intervento implantare sia del risultato estetico finale».
Quanto costa fare un impianto?
«Si deve valutare il singolo caso. La tecnica spesso usata nel proporre un prezzo è quella di separare i costi di ogni singola prestazione per dare l’impressione che il costo sia contenuto. In realtà, se sommata a tutte le prestazioni necessarie per eseguire l’impianto, il costo lievita. Quindi attenzione a non cadere nella trappola».
Vi sono molte proposte di turismo dentale con pacchetti low cost tutto compreso. Sono affidabili?
«Ci sono svariati motivi per diffidare: una volta terminata la terapia, l’implantologia richiede una serie di controlli ogni quattro mesi: se ci si è affidati a un centro lontano da dove si vive, diventa difficile assicurarli. Ancor peggio in caso di complicanze, che richiedono un intervento immediato. Inoltre affidare la valutazione preliminare, che è fondamentale per il successo dell’impianto, a qualche immagine radiografica è davvero un azzardo. Spesso le offerte sono molto appetibili dal punto di vista del marketing, ma poi la prestazione che effettivamente viene erogata al cliente sia dal punto di vista chirurgico sia protesico non sempre corrisponde. E’ quindi meglio rivolgersi a un professionista di fiducia».