Guida fai-da-te: quale differenza tra vite e bullone?
Gli appassionati di fai-da-te sono ben consapevoli che la scelta della tipologia di fissaggio è un elemento fondamentale per qualsiasi progetto di bricolage o riparazione domestica. Spesso però, specialmente i meno esperti, non sanno qual è la differenza tra vite e bullone: questa confusione può portare ad acquisti sbagliati, poco adatti al contesto specifico in cui poi dovrà essere realizzato il lavoro.
Va inoltre considerato che esistono tante varietà di viti e bulloni. Per questo motivo, è importante acquistare da realtà qualificate, come ad esempio il rivenditore Cevix, in grado di offrire al cliente un’ampia scelta di viti e bulloni di qualità per ogni tipo di progetto.
La differenza tra vite e bullone
Ma quindi, quali sono le differenze tra viti e bulloni? In sintesi, le viti vengono utilizzate per lavori dove è richiesto un fissaggio diretto, come ad esempio l’installazione delle sempre più diffuse wallbox per la ricarica dei veicoli elettrici. Una vite presenta un corpo filettato e può venire avvitata direttamente nel materiale, o all’interno di un elemento complementare come ad esempio un tassello.
I bulloni sono invece elementi fissanti che uniscono due o più pezzi tramite il supporto di un dado. In genere vengono preferiti alle viti quando è richiesta una forza di fissaggio maggiore. Inoltre, sono la soluzione ideale per strutture che necessitano di essere smontate o regolate nel tempo.
Quali sono le principali tipologie di viti
Ogni tipologia di vite ha un utilizzo specifico, per cui è bene conoscere le varie peculiarità, per acquistare quella più adatta al proprio progetto. Tra le più comuni:
- Viti a legno: caratterizzate da filettatura ampia e appuntita, ideali per penetrare e fissarsi nel legno senza bisogno di altri elementi di supporto;
- Viti autofilettanti: utilizzate principalmente per il metallo, hanno la particolarità di creare la loro filettatura direttamente nel nel materiale;
- Viti a gesso: hanno una testa a bugna piatta e una filettatura profonda, che gli consente di fissare pannelli di cartongesso a strutture in legno o metallo;
- Viti universali: la varietà che non dovrebbe mai mancare in qualsiasi cassetta degli attrezzi, adatta a diversi materiali e alla maggior parte dei piccoli lavori di montaggio;
- Viti a testa piatta o a croce: varianti comuni con diverse applicazioni, con teste progettate per affondare o restare visibili.
Quali sono le principali varietà di bulloni
Anche i bulloni si distinguono in base alla loro struttura e alle applicazioni consigliate. Le principali tipologie sono:
- Bullone esagonale: variante più comune presenta una testa a sei lati ed è ideale per giunzioni robuste. Si usa spesso con una rondella per distribuire meglio la pressione;
- Bullone a testa tonda: contraddistinto da una testa liscia, spesso utilizzata in applicazioni dove per estetica non deve vedersi nessun bordo affilato;
- Bullone a testa quadrata: viene utilizzato principalmente in strutture di legno. La testa quadrata impedisce la rotazione durante il serraggio;
- Bullone con filettatura parziale: presenta una parte liscia non filettata sotto la testa che assicura un fissaggio più saldo;
- Bullone con flangia: dotato di una rondella integrata sotto la testa che migliora la distribuzione della pressione durante il serraggio.