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Dopo le polemiche e la frecciata di Futuro e Tradizione al vicesindaco Moleri, Vivi Bariano interviene accusando la minoranza di sciacallaggio
"Se si fossero informati, quelli della minoranza avrebbero saputo che l’Amministrazione comunale sta già lavorando per sostituire le telecamere esistenti, ormai superate. Il Comune ha già partecipato e ricevuto dei contributi dal bando per la digitalizzazione: le risorse non spese, e sono oltre 100mila euro, possono essere impiegate anche per la sicurezza e la viabilità e l’intenzione è quella di intervenire su tre fronti: la sostituzione delle telecamere, l’installazione in Via Locatelli di un semaforo per il rallentamento del traffico e l’installazione di una segnaletica luminosa per il blocco del traffico nella zona delle scuole elementari durante gli orari di entrata e uscita degli alunni – ha spiegato Vivi Bariano attraverso il proprio blog – Attraverso i loro genitori, alcuni ragazzi autori degli atti vandalici si sono già messi in contatto con il sindaco: la situazione, quindi, è sotto controllo. Non è da tutti, genitori o figli, assumersi le proprie responsabilità, ma è anche di questo che Bariano ha bisogno per diventare un paese migliore".
"Solo la minoranza continua con i suoi atteggiamenti di sciacallaggio politico e umano, ed è su questo che vogliamo insistere, perché da quattro anni e mezzo stanno cercando di additare all’opinione pubblica barianese colui che, secondo loro, ha scritto e appeso lo striscione fuori dal cantiere dell’area feste e che sarebbe stato ripreso dalle telecamere della zona - prosegue nel proprio comunicato il gruppo Vivi Bariano - C’è solo un problema: la normativa che regola l’utilizzo delle telecamere non consente a tutti di vederle, ma solo alle persone autorizzate (e non sono loro), ma, soprattutto, nessuno può poi divulgare il nominativo dell’autore del gesto (non loro). Questo loro insistere ci fa pensare che le telecamere siano state viste da chi per legge non poteva farlo (loro), o che siano stati informati da chi poteva vederle, ma non poteva rivelarlo a nessuno (non a loro). Per anni hanno cercato di farlo capire nelle loro esternazioni pubbliche perché non potevano dirlo in modo esplicito, mentre spargevano il nome presunto nei loro colloqui privati. Abbiano il coraggio di dirlo pubblicamente e prendersi la denuncia che meritano. Chiediamo troppo?".