Verdellino

"Vivere" esclusa dal Tavolo di comunità: "Dov'è la coerenza?"

Dell’esclusione se n’è parlato anche in occasione dell’ultimo Consiglio comunale. L'assessore Bonacina: "Non deve avere fini politici"

"Vivere" esclusa dal Tavolo di comunità: "Dov'è la coerenza?"
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(nella foto il direttivo dell'associazione "Vivere")

L’associazione "Vivere-La scelta civica" esclusa dal Tavolo di comunità di Verdellino: "Costituire un tavolo di comunità ed escludere una realtà è una contraddizione". A parlare è Maria Bertolotti, presidente dell'associazione nata dall’esperienza politica della lista di minoranza che in Consiglio comunale è rappresentata da Helga Ogliari e Vittorio Grossi. Dell’esclusione se n’è parlato anche in occasione dell’ultimo Consiglio comunale quando il gruppo di "Vivere" ne ha chiesto la motivazione.

"Vivere" esclusa dal Tavolo di comunità

"Il 13 settembre ho inviato una email all’assessore ai servizi sociali Guido Bonacina per chiedere di inserire anche la nostra associazione tra quelle invitate a far parte del Tavolo di Comunità - ha spiegato Bertolotti - L’assessore ci ha risposto il 15 settembre con queste parole: “in relazione alla richiesta in oggetto contiamo di farle avere un riscontro nei prossimi giorni”. Nel frattempo il 18 settembre il tavolo di comunità si è riunito per la terza volta. Purtroppo il riscontro promesso non è mai arrivato. Per questo durante il consiglio comunale del 4 ottobre Helga Ogliari, capogruppo di Vivere, dopo aver sentito più volte l'assessore Bonacina pronunciare la parola “inclusione” ha fatto notare che la non risposta inviata alla nostra associazione contraddice quel principio tanto declamato".

Bonacina: "Non deve avere fini politici"

In Aula Bonacina aveva riconosciuto "i valori di comunità, gli aspetti di coinvolgimento e la ricchezza del nostro tessuto sociale" auspicando "che questa ricchezza continui, che la collaborazione aumenti e che il tavolo, da questo punto di vista, sia uno sprone per cogliere motivi di partecipazione".

"Sull’inclusione - ammettendo di non aver ancora risposto ha poi spiegato - questo tempo è servito per chiarire diversi aspetti legati alla partecipazione. Ora in Tavolo si propone di avere attori che promuovono benessere, impegno sociale e apolitici, mi sembra che tre le vostre finalità invece ci sia la promozione politica".

"E' una contraddizione"

"Le parole dell’assessore mi hanno sorpreso e amareggiato - ha proseguito Bertolotti - Costituire un tavolo di comunità ed escludere da esso alcune persone che danno voce a una parte della comunità, e che contribuiscono sia in termini economici sia in termini di impegno sociale, è una contraddizione. L’assessore ci ha fatto capire di non volerci a quel tavolo perché abbiamo dichiarato di essere un’associazione che ha finalità politiche, oltre che sociali e culturali. Noi siamo orgogliosi di dire che il nostro impegno è anche politico perché crediamo che fare politica significhi impegnarsi per il bene comune, fare azioni (anche piccole) per migliorare la qualità della vita della comunità, comunicare con le persone e renderle più consapevoli di come viene amministrato il nostro Comune. Questi sono i nostri valori: responsabilità, democrazia, partecipazione, rispetto (per le persone e per l’ambiente), trasparenza, cultura e servizio. Pensavamo di poter portare il nostro contributo al tavolo di comunità ma evidentemente l’amministrazione non condivide questi valori".

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